"Condividiamo la necessità di un rinvio strutturale dell'Aspettativa di vita": lo affermano attraverso una nota congiunta Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, Presidenti delle Commissioni lavoro di Camera e Senato. La presa di posizione arriva in un momento nel quale la discussione politica sulla questione resta molto accesa. Nel corso della settimana si sono registrate numerose opinioni al riguardo, spesso divergenti. Da quella del Presidente Inps Tito Boeri, che si è detto contrario ad un congelamento degli adeguamenti, a quella trasversale di diversi Parlamentari della Commissione lavoro, che hanno assunto parere opposto.

In audizione in Parlamento è intervenuto anche il Presidente dell'Istat Giorgio Alleva, che ha stimato un eventuale incremento come sufficiente per portare nel 2019 l'età della pensione di vecchiaia a 67 anni. Resta il fatto che la questione potrebbe apparire a molti come paradossale, perché da un lato si semplifica l'accesso alla quiescenza tramite la flessibilità previdenziale, mentre dall'altro gli automatismi del sistema tendono ad allontanare sempre più l'età di uscita dal lavoro.

Riforma pensioni, la Manovra Fornero non ha previsto gradualità

Stante la situazione, la critica maggiore riportata nella nota congiunta riguarda la mancanza di "gradualità" nell'applicazione dell'AdV prevista all'interno della Manovra Fornero.

Un intervento che "non ha di fatto previsto una vera transizione" per coloro che si avvicinavano all'età di quiescenza, andando così ad incrementare fino a sei anni il requisito di uscita anche per chi risultava prossimo all'uscita dal lavoro. I Parlamentari ricordano inoltre che "al di là delle possibilità di trattamenti anticipati sociali o onerosi, il sistema italiano si caratterizza già ora per il primato globale dell'età di pensione".

Un intervento caratterizzato da un atteggiamento di ragionevolezza sarebbe quindi opportuno per ripristinare la "fiducia nel sistema previdenziale, a partire dai giovani". La nota si conclude con un appello rivolto a Camera, Senato ed al Governo per sostenere l'iniziativa congiunta dei due Presidenti, che sarà oggetto di un'apposita conferenza stampa fissata per la prossima settimana.

Il messaggio del Papa è un programma politico

Il Presidente della Commissione lavoro alla Camera è tornato recentemente ad esprimersi anche in merito al messaggio lanciato da Papa Francesco durante il congresso della Cisl, con il quale ha denunciato come miope una società "che costringe gli anziani a lavorare troppo" mentre i "giovani non trovano lavoro". A tal proposito, l'On Damiano si è detto "papista", spiegando che il suo messaggio è "un programma politico con cui concordo". Una dimostrazione di come il dibattito sulle Pensioni risulti molto acceso e partecipato, nonché fondamentale nel prossimo sviluppo dell'agenda politica italiana.

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