Segnaliamo in anteprima ai lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" e della pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" il contenuto della proposta unitaria inviata da Cgil, Cisl e Uil sulla riforma previdenziale e sulla Fase 2 del confronto in essere, che dovrà definire le misure da inserire all'interno della prossima legge di bilancio 2018.

I punti salienti delle proposte sindacali inviate oggi al Governo

Sono undici le proposte di intervento che i sindacati hanno definito all'interno del documento unitario inviato oggi all'attenzione dell'esecutivo:

  • la prima riguarda la revisione del meccanismo di adeguamento dell'età di pensionamento sulla base degli incrementi di aspettativa di vita. I sindacati chiedono di bloccare il prossimo scalino previsto a partire dal primo gennaio 2019 e di costituire un gruppo di lavoro per distinguere il parametro sulla base del tipo di impiego svolto;
  • tra le proposte sulle disparità di genere troviamo anche il superamento dei trattamenti iniqui e la valorizzazione del lavoro di cura con una maggiorazione dei contributi riconosciuti per la maternità e di un anticipo fino ad un massimo di 3 anni (1 anno per figlio) rispetto alla pensione di vecchiaia;
  • per la flessibilità in uscita ed il sostegno alle pensioni dei giovani si chiede di ridurre ad 1 volta l'assegno sociale la soglia per l'accesso alla pensione di vecchiaia e di ridurre significativamente da 2,8 l'assegno sociale il parametro per l'accesso alla pensione anticipata, oltre all'istituzione di una pensione di garanzia;
  • sulla previdenza integrativa si punta all'armonizzazione fiscale tra dipendenti pubblici e privati ed alla creazione di una campagna informativa per favorire le adesioni, oltre alla riduzione della tassazione sui rendimenti;

Pensioni anticipate, le richieste per APE sociale, Quota 41, usuranti, proroga opzione donna ed esodati

Per i sindacati è importante poi separare la spesa previdenziale da quella assistenziale e ripristinare la perequazione dei trattamenti pensionistici, ampliare l'ape sociale, la quota 41 per i precoci ed il cumulo gratuito.

Sul TFS-TFR dei dipendenti pubblici si invita il Governo a revisionare le norme che prevedono il posticipo della percezione. Infine, le parti sociali chiedono di semplificare le procedure finalizzate al pensionamento per chi ha svolto lavori usuranti e di verificare l'esistenza di risorse residue per estendere l'opzione donna e l'8va salvaguardia degli esodati. Infine, si invita a riformare la governance degli enti previdenziali.

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