Novità in arrivo sugli stipendi dei docenti della Scuola dal rinnovo dei contratti statali 2017, ma anche dal Piano Scuola che il Governo potrebbe discutere nella prossima legge di Bilancio per accordare un mini aumento degli stipendi. Infatti, dopo le parole della scorsa settimana del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli si sta facendo strada l'ipotesi di nuovi stanziamenti finanziari aggiuntivi per aumentare gli stipendi dei docenti, del personale Ata della scuola e dei presidi per allineare le retribuzioni alla media delle scuole degli altri Paesi europei.

Intanto, però, la Ragioneria Generale dello Stato si è espressa con la Circolare numero 27 del 6 ottobre 2017 sugli arretrati dei docenti connessi alla ricostruzione della carriera.

Contratto statali 2017 e Piano Scuola, ultime novità oggi: quali aumenti stipendi per docenti e Ata?

In merito agli aumenti degli stipendi, oltre a quelli di 85 euro mensili della riforma della Pubblica Amministrazione della Madia e al rinnovo dei contratti statali, i docenti ed il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola potrebbero beneficiare di incrementi retributivi con risorse che verrebbero stanziate nella Manovra finanziaria di fine 2017. Sull'entità di questi aumenti, però, al momento non ci sono indiscrezioni, ma non dovrebbe trattarsi di un importo elevato.

Ipotesi con aggiustamenti più elevati sono stati fatti per i presidi delle scuole: circa 7.000 di essi percepiscono sui 58 mila euro all'anno ed il Governo sarebbe pronto a mettere sul tavolo tra i 90 ed i 95 milioni di euro per gli aumenti in busta paga. L'obiettivo è quello di incrementare gli stipendi dei dirigenti meno pagati della Pubblica amministrazione.

Tuttavia, fa notare il quotidiano Il Mattino di Napoli, nella scaletta degli stipendi, anche gli Ata sono la categoria tra le meno pagate della Pubblica amministrazione, con appena 22 mila euro lordi annui di base.

Aumenti stipendi docenti scuola: nuova Nota Rgs ricostruzione di carriera

Ultima novità di questi giorni è quella riguardante gli arretrati sulla ricostruzione della carriera dei docenti della scuola.

Infatti, la Ragioneria di Stato ha emanato la nuova Circolare trattando l'ipotesi in cui i decreti relativi alla ricostruzione di carriera vengano emessi oltre i 5 anni dal momento in cui fu presentata la relativa domanda. In assensa di atti da parte dei docenti che possano interrompere la prescrizione, si avrà diritto ai soli arretrati inerenti ai cinque anni precedenti il decreto stesso. Nell'interpretazione della Circolare si fa riferimento ai casi di inerzia della Pubblica amministrazione nell'emissione del decreto di ricostruzione della carriera dei docenti. In tal caso, infatti, spetterà ai docenti "con ogni atto oppure iniziativa utile" attivarsi per interrompere la prescrizione. Altrimenti, gli arretrati saranno inerenti ai soli 5 anni anteriori al momento di emanazione, tardivo, del decreto.