La naspi per i lavoratori stagionali potrebbe presto presentare delle novità, Il Governo, infatti, avrebbe allo studio una modifica per il sussidio di disoccupazione dedicato a questa particolare categoria di contribuenti Inps in ossequio alle critiche pervenute dalle associazioni di categoria in merito alla penalizzazione delle regole di fruizione attualmente in vigore. La notizia è stata data dallo stesso Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in riposta ad una interrogazione presentata alla Camera dalla Lega Nord.

Sussidio disoccupazione, allo studio deroga Naspi per i lavoratori stagionali

Buone notizie per i lavoratori stagionali che nel 2018 potrebbero godere di un aumento della durata della Naspi, il sussidio di disoccupazione riservato a chi a perso il lavoro nel 2017. Attualmente, il contributo previsto per i lavoratori del settore turistico e degli stabilimenti termali, la cui occupazione si svolge solo in determinati periodi dell’anno, prevede l’erogazione di un assegno per una durata di tre mesi a fronte di un’attività lavorativa pari a sei mesi, lasciando scoperto un periodo di tre mesi, cosa che non accadeva con il sussidio di disoccupazione in vigore fino al 1° maggio 2015, data di entrata in vigore della Naspi, voluta dalla riforma del Jobs Act.

Già dalla sua entrata in vigore, per i mesi residui del 2015, era stata disposta una deroga per i lavoratori stagionali, conservando per il sussidio una durata di sei mesi come accadeva per l’istituto fino ad allora in vigore. A partire dal 2016, si sarebbe dovute entrare a regime con una durata di tre mesi, ma una nuova deroga aveva previsto la possibilità di arrivare, per il solo anno 2016, a quattro mesi di erogazione a fronte di tre anni di rapporti di lavoro negli ultimi quattro.

Secondo le parole pronunciate dal ministro Poletti, si prepara ora una nuova modifica che dovrebbe quanto meno ripristinare le condizioni del 2016, prorogando di un mese la durata della Naspi per gli stagionali.

I lavoratori stagionali reclamano maggiore attenzione

Le frequenti modifiche apportate alle regole di fruizione per i lavori stagionali testimoni l’evidente inadeguatezza del sussidio a fronte della particolare situazione di oltre 300.000 lavoratori che, per la peculiarità del settore nel quale operano, sono chiamati a prestare la loro attività in modo intensivo in periodi di lavoro inferiori all’anno.

Sarebbe, per questo motivo, opportuno, secondo le associazioni di categoria, attendersi modifiche strutturali alla misura anziché intervenire ogni anno in deroga, come prevede un emendamento alla Legge di Bilancio 2018 presentato dal Movimento 5 Stelle.