Arrivano notizie positive riguardo il riesame delle domande per Ape social e Quota 41 da parte dell'Inps, dopo l'intervento del Ministero del Lavoro. Se in un primo momento i rifiuti avevano superato una percentuale superiore al 60 per cento, ora filtra ottimismo. Secondo quanto riportato dalla agenzia Ansa, al termine del riesame dovrebbero essere accolte oltre 46 mila domande, sulle 59.000 presentate dai lavoratori. Un ulteriore passo avanti, dopo i segnali positivi che giungono da Palazzo Chigi, all'indomani del confronto fra sindacati e governo sul tema dell'aspettativa di vita.

I lavoratori precoci tirano un sospiro di sollievo

Le cifre che circolano nelle ultime ore riguardo al riesame dell'Inps vanno oltre le più rosee aspettative. In un primo momento si pensava che il saldo restasse in negativo, invece adesso l'ottimismo è aumentato a dismisura. Ansa riporta il numero di 46 mila domande accettate su un totale di quasi 60 mila richieste presentate la scorsa estate. Calcolatrice alla mano, la percentuale di rifiuti è scesa dal 60 al 24 per cento. Le domande accettate corrispondono, in percentuale, al 76 per cento.

Dall'Inps fanno sapere che il numero esatto sarà disponibile soltanto al termine del riesame. I dati non dovrebbero tardare ad arrivare, forse si avrà l'ufficialità già da questa settimana.

Dunque, tirano un sospiro di sollievo i lavoratori precoci che si erano visti in un primo momento rifiutare la propria domanda per quota 41. Molti di loro, prima di Natale, riceveranno il semaforo verde dall'istituto presieduto da Tito Boeri, così da poter accedere al trattamento previdenziale previsto dalla Legge di Bilancio per il 2017, che oltre alla quota 41 include anche l'Ape social, l'altro strumento con cui il governo ha ripristinato la flessibilità pensionistica nonostante la riforma Fornero.

Prosegue il confronto sindacati - governo sulle pensioni

Sabato 18 novembre ci sarà un ultimo, decisivo, incontro fra Cgil, Cisl e Uil e l'esecutivo del premier Paolo Gentiloni. Per quella data, il governo dovrebbe presentare un testo scritto contenente le risposte alle domande avanzate dalle sigle sindacali durante il confronto tecnico e politico tenutosi nella giornata di ieri.

Dalla definizione dei costi per le modifiche da apportare all'aspettativa di vita all'allargamento della platea dei lavoratori che svolgono attività gravose. L'attesa sta per terminare. Ad oggi, appare molto difficile un'apertura in extremis sugli altri temi della fase 2, come ad esempio la pensione dei giovani e nuovi strumenti previdenziali per le donne.