Novità su Pensioni, bonus bebè, web tax e tanto altro ancora: il disegno di legge di Bilancio 2018 ha tagliato oggi il suo primo traguardo a Palazzo Madama. L'aula del Senato della Repubblica, con 149 voti a favore e 93 contro, ha approvato la fiducia all'esecutivo nel medesimo giorno in cui il Governo Gentiloni ha incassato la fiducia anche alla Camera dei Deputati sul decreto fiscale collegato alla manovra economica e finanziaria.

Legge Bilancio 2018 taglia traguardo Senato, novità da pensioni a bonus bebè

Le misure per la fase due della riforma pensioni, il superticket, la web tax, il bonus bebè: diverse le novità introdotte al Senato nella manovra rispetto a quella varata nelle scorso settimane dal Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Paolo Gentiloni.

Niente di stratosferico visto che le correzioni apportate a Palazzo Madama, sotto il profilo economico e finanziario, hanno comportato solo lo stanziamento di 250.000.000 di euro. Rimane comunque da risolvere la questione del bonus bebè. Il nodo da sciogliere riguarda la durata del bonus per i nuovi nati. Alternativa Popolare di Angelino Alfano, che in Sicilia, alle elezioni dello scorso 5 novembre, non ha raggiunto nemmeno la soglia del 5% per entrare nel parlamento regionale, aveva minacciato i governo di non sostenere la misura se il bonus bebè non avesse avuto una durata triennale e non annuale. Il vice ministro dell'Economia e delle Finanze, Enrico Morando, ha però assicurato i parlamentari di Ap sul fatto che l'esecutivo interverrà successivamente con un emendamento a Montecitorio se dovesse essere necessario.

Riforma pensioni, attesi altri emendamenti nel passaggio alla Camera

Sulla fase due della riforma pensioni, a seguito di una trattativa estenuante fra l'esecutivo e le parti sociali, è stato accolto nella legge di Bilancio 2018 il testo su cui è stata raggiunta un'intesa con la Cisl di Annamaria Furlan e la Uil di Carmelo Barbagallo, ma non con la Cgil di Susanna Camusso che invece scenderà in piazza il 2 dicembre prossimo contro la legge Fornero e il Governo Gentiloni.

In questa prima fase, praticamente, ha trovato spazio solo l'emendamento che di fatto esenta dall'innalzamento dell'età pensionistico i lavoratori impegnati in 15 categorie di lavori gravosi. Durante l'esame della manovra alla Camera l'esecutivo presenterà l'emendamento per favorire l'accesso delle donne madri alla pensione anticipata con gli sconti contributivi e per ampliare l'Anticipo pensionistico sociale come chiesto dal segretario del Partito democratico Matteo Renzi.