Dopo avervi parlato della proposta fatta da parte del Governo ai sindacati per quanto riguarda la riforma Pensioni 2017 e l'aumento dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita, attraverso la quale si potrebbero esentare 20mila lavoratori da tale provvedimento, la Cgil, tramite il segretario generale Susanna Camusso, ha ribattuto sulla questione dichiarando che l'offerta del Governo appare ancora piuttosto insufficiente. A riportarlo è il noto sito specializzato Pensionioggi.it.

Riforma pensioni, Susanna Camusso rigetta la proposta del Governo

Le parole della Camusso sembrano abbastanza eloquenti, in quanto ha affermato che si è ancora molto distanti da una risposta alla fase due della riforma pensioni che era stata sottoscritta un anno fa col governo e, in più, non c'è stata ancora una risposta per quanto riguarda l'aspettativa di vita e le pensioni di giovani e donne. Per la segretaria Cgil, la proposta sarebbe una copiatura di quanto fatto con l'APe social e non è ciò che è stato proposto. Inoltre, già l'Ape ha mostrato come questi vincoli non funzionino perché ci sono state tantissime domande rispedite al mittente.

Per Susanna Camusso la proposta del Governo è soltanto un modo per distrarre attraverso un qualcosa che già si sa che non funziona perché verificato attraverso l'APe sociale.

Di conseguenza, le sue dichiarazioni sono totalmente in disaccordo con quelle rilasciate da Elsa Fornero negli ultimi giorni, secondo cui l'età pensionabile deve essere assolutamente incrementata.

Riforma pensioni, anche la Uil sta dalla parte della Camusso

Anche la Uil, comunque, si è mostrata piuttosto scettica nei riguardi della proposta del Governo attraverso le dichiarazioni di Barbagallo, che ha spiegato come si è sempre parlato del meccanismo dell'incremento automatico dell'età in base alla speranza di vita come un qualcosa che se dovesse essere applicato indifferentemente a tutti i lavori creerebbe diversi problemi, perché i mestieri non sono tra loro uguali.

Ecco perché, secondo Barbagallo, si dovrebbe fare uno studio approfondito su quelli che sono veramente i lavori gravosi. A questo punto non ci resta che attendere novità a riguardo.

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