Dopo le tante polemiche e discussioni che hanno portato ad una serie di provvedimenti e di modifiche in tema riforma pensioni 2017 da parte del Governo, i sindacati sono ancora piuttosto spaccati sulle decisioni prese dall'esecutivo. C'è chi si ritiene soddisfatto, chi chiede che venga fatto qualcosa in più e chi invece non ritiene sufficienti i correttivi attuati dopo i vari confronti che ci sono stati nelle settimane passate. Tant'è vero che, come annunciato dallo stesso segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli, il 2 dicembre si scenderà in piazza per manifestare e per cambiare il sistema previdenziale e il mondo del lavoro per i giovani.
Riforma pensioni: il punto di vista della Cgil
Secondo quanto riportato da PensioniOggi.it, infatti, le modifiche del Governo in tema di riforma Pensioni per Ghiselli non hanno fatto altro che rafforzare le valutazioni negative perché gli interventi sono marginali per le platee e le risorse impiegate. Ad esempio Ghiselli ha sottolineato che non sono presenti interventi per i giovani, così come per le donne e il lavoro di cura. Per la CGIL, se non verrà fatta un'ulteriore modifica, i braccianti agricoli resteranno praticamente esclusi dal blocco dell'età pensionistica perché in poi raggiungeranno il requisito dei sette anni di attività gravosa negli ultimi dieci.
Riforma pensioni: Cisl più positiva sulle modifiche approvate
La Cisl, invece, si ritiene sicuramente più soddisfatta perché, come dichiarato dalla stessa Annamaria Furlan, l'emendamento votato nel vertice tra Governo e sindacati ha fatto che sì che si bloccasse l'aspettativa di vita per 15 categorie di lavoratori e ha portato alla creazione di due commissioni ad hoc, quella istituzionale che si occuperà di controllare la reale speranza di vita per ogni mestiere e quella che, invece, prenderà in esame la separazione tra assistenza e previdenza.
Riforma pensioni: ecco la visione della Uil
Secondo Carmelo Barbagallo, invece, anche lui piuttosto soddisfatto delle modifiche in merito alla riforma pensioni 2017, è necessario proseguire i confronti per mettere in atto alcune limature, soprattutto per quanto riguarda l'APe social e la Quota 41. La priorità per la Uil sarebbe quella di costituire immediatamente le due commissioni ad hoc, così da permettere di individuare tutti i lavori gravosi e di dividere assistenza e previdenza.
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