Le ultime novità sulla riforma pensione e nello specifico sulla spinosa questione concernente opzione donna al 4 dicembre 2017 giungono dalla Senatrice Patrizia Bisinella (Fare!), firmataria insieme alle colleghe Bellot e Munerato dell'emendamento sulla proroga opzione donna al momento ritirato. Abbiamo deciso di confrontarci con lei visto che le donne richiedenti la proroga della misura al 2018 sono rimaste profondamente deluse dal ritiro dello stesso pur avendone compreso le nobili ragioni. Abbiamo chiesto alla Senatrice anche cosa ne pensa del contenuto della "Relazione sull'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 1, comma 9, della legge 23 agosto 2004, n.

243, concernente un regime sperimentale di accesso alla pensione anticipata di anzianità per le lavoratrici, aggiornata al 31 agosto 2017 (Doc. CCXLVIII, n. 2)”.

Opzione donna, L'intervista alla senatrice Bisinella: ci sarebbero ancora margini

- Senatrice Bisinella che idea si è fatta a riguardo della proroga dell'opzione donna specie dopo l'uscita della relazione che stabilisce che il residui non potranno essere usati per il proseguo del regime 243/2004, ma unicamente per quante hanno il diritto cristallizzato? A suo avviso ha senso che le donne continuino a sperare sul proseguo della misura sebbene tutto sembri remare loro contro?

È difficile ora come ora rispondere, occorre attendere il prosieguo dei lavori in commissione bilancio alla Camera dove ora è approdata la legge di bilancio, dopo l’approvazione del Senato.

Ci sarebbero ancora margini se ci fosse la volontà politica di mettere mano al tema opzione donna, c’è spazio per ulteriori proposte emendative.

-Dove si potrebbero prendere i fondi a suo avviso, visto anche le ristrettezze che ci impone l'Ue sui conti?

Al posto dei vari bonus da 80 euro, x esempio, e delle varie mance e mancette

-Da quel che intendo dalle sue parole, non è forse più corretto dire che si tratta di strategie elettorali, i bonus riguardano più persone rispetto all'opzione donna, intendo bene ?

Si è così, dice bene, e siamo in campagna elettorale. E' più facile cercare facile consenso che davvero risolvere i problemi che come questo da anni attendono risposta.

Proposta di una lavoratrice: cristallizzare il diritto per 6 mesi, poi decadenza

- Alcune donne dopo aver letto la relazione inerente i dati del contatore che ha praticamente chiuso alla possibilità di una proroga di opzione donna per garantire la cristallizzazione del diritto a chi ha maturato i requisiti ma non ha ancora usufruito della pensione, sostengono che non sia corretto permettere in eterno a chi ha maturato il diritto di poter scegliere. A loro avviso, andrebbe data una scadenza, dopo 6 mesi chi non accetta di accedere alla quiescenza con opzione donna ed un assegno decurtato e perché non aveva realmente intenzione di andare con OD. Dunque quelle risorse dovrebbero, dicono all'unisono, essere spese per le restanti che desiderano realmente la proroga. Cosa ne pensa?

Penso che quanto proposto dalle donne che ambiscono alla proroga, potrebbe essere una soluzione corretta meritevole di approfondimento.

Credo, inoltre, che la questione del trovare una soluzione per le tante donne in attesa da troppo anni sia ormai una necessità non più rinviabile, da parte di chiunque sia al governo anche in futuro, è un tema che dev’essere affrontato definitivamente.