Nonostante la crisi economica abbia fatto perdere il lavoro a molti nostri connazionali che, di conseguenza, per andare avanti, forse, hanno dovuto anche indebitarsi, l'Assegno Pensionistico anticipato non potrà essere erogato loro. Questo, fondamentalmente, a causa del meccanismo di erogazione utilizzato per questa forma di pensione anticipata. Ma, vista la delicatezza della tematica, cerchiamo di andare con ordine.

Il meccanismo alla base dell'APE

In senso stretto, l'APE, che sia sociale o volontaria poco importa, si caratterizza, fondamentalmente, come fosse un prestito.

Anzi, possiamo dire che lo è a tutti gli effetti. Ad erogare il prestito, quindi, è una banca, sia pure convenzionata, ma pur sempre una banca. Come tale non è obbligata ad impegnarsi nei confronti di soggetti che sono o protestati oppure segnalati alla Centrale Rischi Finanziari della banca d'italia. E questo nonostante vengano rispettati in toto tutti gli altri requisiti necessari per accedere al beneficio dell'assegno pensionistico anticipato. Non si tratta, poi, di una mera interpretazione di norme collegate, l'esclusione di protestati e segnalati è espressamente prevista nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n°150 del 2017. Tanto è vero che nella richiesta di accesso all'Ape devono essere fornite determinate informazioni molto specifiche.

Le informazioni da fornire in sede di richiesta

Oltre ad informazioni più di carattere generale, come dati anagrafici o anni lavorativi pregressi, al richiedente viene chiesto di indicare di non avere debiti scaduti da oltre 90 giorni con banche o altri intermediari finanziari. Inoltre, deve dichiarare se è a conoscenza o meno che il suo nominativo risulta inserito nella Centrale Rischi Finanziari della Banca d'Italia.

Di non avere in corso dei pignoramenti o di non aver estinto precedenti procedure di pignoramento senza la soddisfazione integrale di tutti i creditori. Ovviamente deve indicare anche di non essere protestato. Naturalmente, se i debiti sono stati estinti e i protesti cancellati il richiedente potrà accedere tranquillamente all'Ape.

In definitiva, i cattivi pagatori sono esclusi dall'erogazione dell'assegno pensionistico anticipato, fondamentalmente, perché si tratta di un vero e proprio prestito. Di conseguenza, ad essere esposta sarebbe la banca che eroga la somma. D'altra parte, questo non esclude che questi soggetti possano accedere ad altre forme pensionistiche. Il divieto, infatti, vale solo ed esclusivamente per l'APE.