L'Anticipo Pensionistico nella sua versione di mercato, ovvero l'ape volontaria, è ormai pronto per essere reso disponibile ai lavoratori e alle lavoratrici che vorranno richiedere il prestito pensionistico, una nuova opportunità per la pensione anticipata che comporta una penalità di durata ventennale a titolo di rimborso del prestito e che viene erogato al richiedente da una delle banche convenzionate con l'Inps. Rendiamo dunque conto agli interessati e alle interessate delle ultime notizie sull'APE Volontaria che giungono direttamente dalla circolare INPS 28-2018 che specifica le modalità di accesso chiarendo dettagli estremamente importanti sull'età minima per l'Anticipo Pensionistico, importanti perchè, essendo regolata sull'età per la pensione di vecchiaia, viene anch'essa influenzata dall'adeguamento alla speranza di vita.

Ultime notizie pensioni oggi: Ape Volontaria, attenzione all'età di accesso

L'APE Volontaria è accessibile sia dai lavoratori dipendenti che dai lavoratori autonomi, ovvero dagli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti gestita dall'INPS, dagli iscritti alla Gestione Separata e alle gestioni sostitutive, esclusive, speciali degli autonomi. Vi è poi il requisito che la futura pensione di vecchiaia abbia un importo di almeno 1,4 volte il trattamento minimo INPS, al netto della trattenuta ventennale che vale come rimborso del prestito. Non occorre far parte di particolari categorie disagiate di lavoratori / lavoratrici come per l'APE Social, e a differenza di questo consente il proseguimento di una attività lavorativa.

Fondamentale chiarire il requisito anagrafico per l'APE Volontaria in quanto, come detto sopra, è anch'esso influenzato dall'adeguamento alla speranza di vita perchè tale requisito di accesso è regolato sull'età per la pensione di vecchiaia. Si tratta di un elemento che gli interessati a richiedere il prestito per la pensione anticipata devono considerare molto bene perchè influenza l'accesso ma anche la durata dell'APE, il suo costo e l'eventuale richiesta di un finanziamento ulteriore per coprire un possibile periodo di alcuni mesi in cui si potrebbe restare senza pensione (sia l'anticipata tramite APE che di vecchiaia).

L'APE può essere richiesto fino a 3 anni e 7 mesi prima del raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia e avendo almeno 20 anni di contributi già versati (stesso requisito contributivo della pensione di vecchiaia): dunque nel 2018 può essere richiesto da chi ha almeno 63 anni di età. Questo perchè attualmente il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia è 66 anni e 7 mesi, ma dal 2019 passerà a 67 anni, quindi anche l'accesso all'APE Volontaria e Social (sotto tale aspetto le due versioni del prestito pensionistico non differiscono) slitterà in avanti passando a 63 anni e 5 mesi.

Come specificato nelle istruzioni INPS può essere attualmente richiesto da lavoratori e lavoratrici nati dal 1 agosto 1951 ed entro il 31 luglio 1956.

Attenzione però! I nati dal 1 gennaio 1954 in poi possono domandare l'APE con decorrenza da luglio 2017 ma devono sapere che la loro pensione di vecchiaia sarà possibile solo dopo il 1 gennaio 2021 a causa di un ulteriore slittamento in avanti di 3 mesi per adeguamento alla speranza di vita che scatta proprio dal 2021 e di un altro di 1 o 2 mesi dal 2023: in base alle attuali norme che regolano l'Anticipo Pensionistico questo non comporterà uno slittamento in avanti anche dell'età per l'accesso al prestito, che rimarrà a 63 anni e 5 mesi, bensì un "buco temporale" di 5 mesi senza alcun reddito da pensione perchè l'APE ha durata massima di 43 mesi.

L'unica soluzione disponibile attualmente, sempre secondo le vigenti norme, è quella dell'opzione di un finanziamento supplementare che va indicata nella domanda di APE: in pratica un allungamento del prestito e quindi della penalità sulla pensione a titolo di rimborso.