Scadono il 1° maggio i termini per la presentazione della domanda di pensione anticipata per i lavoratori soggetti a lavori usuranti secondo le novità introdotte con la legge di bilancio 2017 che ha previsto alcune semplificazioni rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero del 2011. Ricapitoliamo di seguito quali sono i requisiti per l’accesso al beneficio e le modalità presentazione della domanda per l’accertamento del possesso dei requisiti.
I lavori usuranti che danno diritto alla pensione anticipata
Secondo quanto stabilito dalla citata legge Fornero, è stato introdotto nel sistema previdenziale italiano la possibilità di usufruire della pensione anticipata, rispetto all’età ordinaria per la pensione di vecchiaia, per i lavoratori appartenenti ad alcune categorie addette ai lavori usuranti, identificati come segue:
- lavoratori impiegati in gallerie e cave, a contatto con l’amianto, in lavori ad alte temperature, palombari;
- addetti a turni notturni per sei ore consecutive e un minimo di 64 giorni/anno;
- addetti a turni notturni per tre ore consecutive per tutto l’anno;
- addetti alla catena di montaggio che svolgono operazioni riconosciute ‘ripetitive’ secondo i parametri stabiliti dall’Inail;
- autisti del trasporto pubblico.
I lavoratori rientranti in questa categoria potranno beneficiare della pensione anticipata al raggiungimento di 35 anni di contributi e 61 anni e 7 mesi di età, purché le attività in questione siano state svolte per almeno sette degli ultimi dieci anni oppure per metà della vita lavorativa.
Ricordiamo che i lavori usuranti non vanno confusi con i lavori gravosi, recentemente definiti, che potranno accedere al’’anticipo pensionistico Ape, ma con condizioni penalizzanti rispetto a che ha svolto lavori usuranti.
Come fare domanda per l’accertamento dei lavori usuranti
La domanda per la verifica del diritto alla pensione anticipata dovrà essere inoltrata entro il 1° maggio 2018 da parte di quei lavoratori che raggiungeranno i requisiti previsti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019 senza dover, quindi, attendere l’apertura dell’cosiddetta ‘finestre’ da pare dell’Inps. Una novità che ha l’effetto pratico di anticipare l’uscita dal lavoro di un periodo variabile dai 12 ai 18 mesi rispetto a quanto avveniva in precedenza.
La presentazione della domanda oltre il termine previsto comporterà uno slittamento di un mese nella decorrenza del trattamento se il ritardo è contenuto nei 30 giorni, di due mesi se il ritardo è compreso tra 1 e 2 mesi e così via.
La domanda per il riconoscimento del diritto al beneficio dovrà essere presentata, corredata di tutta la necessaria documentazione, rivolgendosi ai patronati oppure compilando la domanda attraverso il servizio online disponibili sul sito Inps.
Ricordiamo che la domanda da presentare entro il 1° maggio si riferisce esclusivamente alla richiesta di verifica di accertamento del possesso dei requisiti per l’accesso alla pensione anticipata. Nel caso in cui il possesso dei requisiti venga riconosciuto, bisognerà comunque procedere con la classica domanda di pensionamento da inoltrare uno o due mesi prima della decorrenza della pensione.