Novità sono attese sugli arretrati degli stipendi degli statali con il rinnovo del contratto. Il 1° marzo, infatti, i dipendenti statali che hanno visto rinnovarsi il contratto delle Funzioni centrali (ministeri ed enti fiscali) hanno ricevuto in busta paga gli arretrati degli stipendi tabellari per gli anni 2016 e 2017. Tuttavia, si tratta solo di una fetta degli statali dei quattro comparti della Pubblica Amministrazione: in tutto, circa 250 mila impiegati, in attesa degli altri comparti pubblici, ben più corposi. Nella busta paga del 1° marzo, gli arretrati medi sono stati di circa 435 euro medi per i due anni 2016 e 2017, ma la cifra è al lordo.

Ultime contratto scuola 2018 e contratti statali: quando gli arretrati?

Secondo quanto riporta il sindacato Anief, le cifre nette degli arretrati che gli statali riceveranno con il rinnovo del contratto sono ben più basse. Infatti, decurtando la quota previdenziale e il Fisco, gli arretrati netti si dimezzeranno a circa 204 euro per gli statali che guadagnano sui 30 mila euro lordi all'anno. Secondo le previsioni del sindacato, la stessa cifra dovrebbe spettare anche agli impiegati della Scuola sulla base dell'ipotesi di rinnovo del contratto scuola firmata il 9 febbraio 2018. Gli arretrati dovrebbero essere accreditati ai docenti e agli impiegati Ata il prossimo 1° aprile sia, pertanto, ai lavoratori della scuola (circa 1 milione e duecentomila impiegati) che a tutti gli altri statali degli altri comparti (per un totale di circa 3 milioni di dipendenti del pubblico impiego).

Tuttavia, secondo l'Anief, la cifra degli arretrati per il mancato rinnovo dei contratti statali sarà ben al di sotto di quanto spetterebbe realmente. Infatti, dai calcoli del sindacato, gli arretrati dovrebbero ammontare a circa 6.270 euro lordi, ovvero a 2940 euro netti.

Quanto spetta di arretrati 2016 e 2017 a statali e scuola per rinnovo contratto 2018?

Pertanto, con il rinnovo dei contratti statali e del contratto della scuola 2018 lo Stato andrà a pagare di arretrati solo un quattordicesimo di quanto realmente spettante ai dipendenti del pubblico impiego. Nel calcolo dell'Anief rientrano anche le ultime quattro mensilità dell'anno 2015, a partire cioè dalla pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale, non comprese nell'accordo di rinnovo dei contratti statali.

L'ammanco negli arretrati degli impiegati statali dipende dalla mancata applicazione integrale del tasso di inflazione programmata, calcolato sullo 0,36 per cento per il 2016 (anziché l'8,52%) e sull'1,09 per cento (a fronte del 9,32%). Nei quattro mesi del 2015, non indennizzati con il rinnovo del contratto degli statali, l'Anief calcolata un tasso di inflazione programmata addirittura dell'8,50 per cento.