In questo mese di aprile 2018, dopo più di un mese da quando si sono celebrate le elezioni politiche in quel 4 marzo 2018 che sembra, ormai, lontano anni luce, il nostro Paese è ancora senza un vero governo (o meglio, resta in carica quello dimissionario in attesa che si trovi una nuova maggioranza) ma il cantiere delle Pensioni e delle modifiche al loro regime non si ferma. Anzi, l'Inps, proprio solo un paio di giorni fa o poco più, ha reso pubblica e disponibile una nuova circolare che detta nuove regole per alcune categorie di lavoratori e che, purtroppo, sposta ancora più in là la linea del traguardo per chi vorrà o potrà andare in pensione negli anni futuri a partire dal 2019.

Cosa prevede la nuova circolare

Il documento a cui facciamo riferimento è, precisamente, la circolare n°62/2018 del 4 aprile 2018. In base a quanto previsto in questa informativa dal prossimo anno saranno necessari 5 mesi in più per poter accedere ai benefici della pensione di vecchiaia per diverse categorie di lavoratori. Questo a causa dell'aggiornamento dell'età pensionabile alla vita media come calcolata a livello europeo. Si tratta, in effetti, di un ulteriore adeguamento, il terzo degli ultimi anni, imposto dalle disposizioni della famosa e famigerata Legge Fornero che tutte le forze politiche, a partire dalla Lega di Salvini, hanno dichiarato di voler modificare o addirittura abolire. In pratica gli uomini andranno in pensione con 43 anni e 3 mesi di servizio e le donne con 42 anni e 3 mesi.

Per i lavoratori precoci ci si fermerà a 41 anni e 5 mesi. Inoltre, come accennato, anche i requisiti per la pensione di vecchiaia dal prossimo anno saranno innalzati e portati a 67 anni. Di fatto, queste modifiche danneggiano non solo i futuri pensionati ma anche i giovani. Infatti, rendono più difficile il necessario ricambio generazionale.

Le prossime mosse dei partiti

Come abbiamo ricordato sia il M5S che la Lega di Salvini hanno più volte dichiarato di voler rimettere mano a tutto l'impianto della Legge Fornero, se non proprio di abolirla tout court. Ma, tutto ciò, eventualmente, avrà luogo solo una volta formato il nuovo Governo. D'altra parte, le ultime vicende della scena Politica hanno riportato al centro della scena e del dibattito politico anche l'area di centrosinistra con il Pd che potrebbe, alla fine, trovare un accordo, cosiddetto, di responsabilità proprio con il M5S.

Tanto più che, il capo politico del M5S, Luigi di Maio, nelle ultime consultazioni aveva proposto un accordo alla tedesca alternativamente proprio a Lega e Pd. E, in base a chi raccoglierà l'offerta, assisteremo a ulteriori modifiche sul tema delle Pensioni.