Si riaccendono le speranze di quanti tifano ancora per un governo gialloverde capace di mettere mano alla riforma Pensioni. Molte le questioni aperte sul fronte previdenziale ancora in attesa di risposte e per le quali da anni si battono migliaia di lavoratori sia sui social network che nelle piazze. Il piano di riforma pensioni del Movimento 5 stelle e della Lega, messo nero su bianco nel contratto di governo, prevede lo stop alla legge Fornero, la soluzione quota 100, capace di dare risposte anche ai precoci che reclamano la Quota 41, e la proroga di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici.

Governo, M5s pronto a un passo indietro

Se fino a ieri sembra completamente sfumata l’ipotesi di un governo M5s-Lega, stasera la situazione potrebbe essere un po’ diversa. Il premier incaricato Carlo Cottarelli prende tempo per la presentazione della lista dei ministri di un governo di transizione fino alle elezioni, probabilmente già il 29 luglio. Ma il capo politico del Movimento 5 stelle tira fuori l’asso nella manica alla vigilia del nuovo incontro di Cottarelli con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Siamo pronti – ha detto parlando oggi a Napoli Luigi Di Maio - a rivedere la nostra posizione”. Forse il leader pentastellato ha capito di aver commesso qualche errore, o più semplicemente vuole giocare la partita fino all’ultimo anche con l’obiettivo di capitalizzarla in termini di consenso elettorale in vista di elezioni comunque imminenti.

“Se abbiamo sbagliato qualcosa – ha detto - lo diciamo. Ma ora – ha aggiunto Di Maio come riporta l’Ansa - si rispetti la volontà del popolo, perché noi l'Italia – ha sottolineato - la vogliamo salvare”.

Si riaccendono le speranze sulla riforma pensioni

Anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni si dice pronta a sostenere un eventuale governo gialloverde.

Si punta ancora a un governo politico e non a un governo tecnico di minoranza. “Una maggioranza – ha ricordato Di Maio - c'è in parlamento”. Grillini e pentastellati avevano già siglato un contratto di governo con la guida di Giuseppe Conte che però ha rinunciato all’incarico dopo il no del Colle all’euroscettico Paolo Savona come ministro dell’Economia.

“Fatelo partire quel governo, basta – ha attaccato il leader pentastellato - mezzucci”.

Quota 100 e Opzione donna nel contratto gialloverde

No al governo tecnico, ribadisce il leader del primo partito in parlamento votato da 11 milioni di italiani. “Di governi tecnici e istituzionali – ha ribadito Di Maio - non ne vogliamo". Un governo gialloverde riaprirebbe dunque la partita sulla riforma pensioni, come si ricorderà l’abolizione della legge Fornero è stato uno dei cavalli di battaglia in campagna elettorale del Movimento 5 stelle e della Lega, molti gli italiani che vorrebbero vedere attuate le misure promesse, a partire da quelle inserire nel contratto di governo sottoscritto da Salvini e Di Maio: stop Fornero, Opzione donna e Quota 100.