Le Pensioni anticipate a quota 100 sono già realtà per alcune categorie di professionisti, ma non attraggono i contribuenti iscritti alle Casse private, alternative di accumulo dei contributi rispetto all'Inps e alla gestione separata. Addirittura, in alcuni casi, i professionisti godono di condizioni di uscita con pensione anticipata più vantaggiose rispetto alla stessa quota 100 e, in alternativa, beneficiano già della cosidetta 'quota 41', intesa come numero di anni di versamenti contributivi necessari per andare in pensione senza attendere la maturazione di un'età minima.
Tuttavia, secondo quanto riportato dal quotidiano economico Italia Oggi, molti professionisti (tra i quali medici, ingegneri, architetti, avvocati e commercialisti) preferiscono 'tirare a lavorare' il più a lungo possibile, rinunciando anche alla vantaggiosissima quota 97 da raggiungere sommando età e anni di contributi. Il fenomeno è inverso rispetto anche alla tendenza di altre categorie lavorative, soprattutto di lavoratori dipendenti, che seguono generalmente la soluzione più breve di andare in pensione 'alla prima data utile'.
Uscita pensioni anticipate quota 100 o quota 41: confronto con pensione professionisti
Analizzando i requisiti previdenziali, i liberi professionisti possono scegliere tra un ventaglio di alternative per andare in pensione anticipata, compresa la quota 100, misura sulla quale il Governo Conte vorrebbe puntare per agevolare l'uscita dei lavoratori dipendenti e aggirare i rigidi parametri della riforma Fornero.
Tra i più agevolati alla pensione, figurano i medici e gli odontoiatri che versano all'Empam i propri contributi: rispetto alla quota 100, la loro quota ha tre anni di sconto e un'età minima di 62 anni (e 35 di contributi), ben inferiore rispetto alle ipotesi trapelate in queste ultime settimane della quota 100 del M5S e della Lega per le quali sarebbe necessaria l'età di uscita di almeno 64 anni.
Le stesse categorie di professionisti hanno l'alternativa di accesso anche alla quota 41, attualmente sui tavoli del Governo per i lavoratori precoci. L'Empam, per i medici, permette l'uscita anticipata a quota 42, senza considerare l'età della pensione. La stessa quota 41 è prevista per gli avvocati iscritti alla Cassa Forense con un anno di sconto (quota 40, come quella dei periti industriali).
Tuttavia, gli avvocati hanno ancora tre anni per agganciare la quota 100 a 65 anni di età: dal 2021 sarà richiesta l'età di 70 anni e 35 di contributi. Per i commercialisti iscritti alla Cnpadc la pensione scatta già dai 61 anni in presenza di 38 anni di versamenti.
Pensione anticipata precoci quota 41 e quota 100: modello di uscita per M5S e Lega
Eppure, rileva Italia Oggi, i numeri dei professionisti iscritti alle Casse previdenziali che decidano di andare in pensione anticipata con la quota 100 o con l'alternativa della quota 41 non sono elevati. I lavoratori autonomi preferiscono andare in pensione il più tardi possibile, sfiorando mediamente i 70 anni di età. Lo scorso anno, la Cassa degli ingegneri e degli architetti (Inarcassa) ha approvato 1.019 assegni di pensione anticipata ed è stata la gestione che ha fatto registrare i numeri più elevati.
Le altre categorie di liberi professionisti segnalano un'adesione ancora più limitata, soprattutto tra gli autonomi di nuova generazione che fanno riferimento al decreto legislativo numero 103 del 1996.
La tendenza è quella smettere di lavorare a 70 anni: è questa la media registrata nel 2017 dalla Cassa del Notariato (e in generale delle 'professioni intellettuali'). Nello scorso anno, i 39 notai che hanno fatto domanda di uscita, avevano un'età ben più elevata rispetto a quella prevista oggi per la pensione di vecchiaia e con 38 anni di esercizio della professione.