Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 10 settembre 2018 vedono arrivare nuove dichiarazioni dal Ministro dell'Economia Tria in merito alla prossima legge di bilancio 2019 ed alla necessità di modulare i provvedimenti con le esigenze di tenuta dei conti. Dall'opposizione si evidenzia invece l'urgenza di avviare una vera riforma del sistema pensionistico, per non incorrere nel rischio di fare un passo indietro al posto di superare la legge Fornero. Infine. arrivano nuove dichiarazioni dal Parlamento in merito al taglio dei vitalizi ed ai 700 ricorsi presentati al riguardo.

Riforma previdenziale e legge di bilancio 2019: per Tria non è possibile fare tutto subito

Dal Ministro dell'Economia Giovanni Tria arriva un nuovo invito alla moderazione ed al realismo nell'approccio alla prossima Manovra. Un provvedimento di legge che conterrà all'interno una parte delle promesse elettorali e dei provvedimenti contenuti nel contratto di Governo (tra cui il reddito di cittadinanza e la quota 100), ma sul quale bisogna accettare che "non tutto si può fare subito". L'esponente dell'esecutivo ha quindi invitato al realismo nel proprio intervento presso il Forum Ambrosetti, spiegando che "è inutile andare a cercare 2 o 3 miliardi di deficit se ne perdiamo 4 con il rialzo dei tassi di interesse".

D'altra parte, l'approccio prudente sembra riuscire nell'intento di avviare le riforme e tranquillizzare contemporaneamente i mercati. "Sono convinto che ci sarà un calo dello spread e si tornerà a livelli normali", ha concluso il Ministro dell'economia.

Damiano (PD): sulla Fornero si rischia il passo indietro

Sulla riforma previdenziale in avvio con la prossima Manovra torna ad esprimere la propria opinione l'ex Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, raccogliendo la sfida delle ultime dichiarazioni in arrivo dal Ministro dell'Economia.

"Ci fa piacere che il ministro Tria si voglia far carico del problema e voglia favorire l'uscita dei lavoratori anziani che non hanno facilità di acquisire nuove competenze. Le occasioni non mancano", ha evidenziato l'esponente del partito Democratico. Il riferimento va al turn over nella PA, che nei prossimi anni riguarderà circa 400mila persone.

Ma un'occasione arriverà anche dalla nuova quota 100, sulla quale però pesa l'ipotesi di un vincolo a partire dai 64 anni di età. Un paletto che assieme al mancato rinnovo dell'Ape sociale rischia di realizzare "un peggioramento della situazione, soprattutto a scapito di chi svolge i lavori manuali e delle donne". Con la conseguenza di bloccare il superamento della legge Fornero e di fare addirittura un passo indietro.

Di Nicola (M5S): vergognosi i ricorsi sul taglio ai vitalizi

Secondo il Senatore del M5S Primo Di Nicola i ricorsi avviati da circa 700 deputati contro il taglio ai vitalizi "è un atto vergognoso". Il Parlamentare ha quindi sottolineato la stanchezza dei cittadini nel vedere la prevaricazione sui propri diritti.

"Il Movimento 5 Stelle sta portando avanti un atto di giustizia sociale dovuto. Con quale faccia tosta i ricorrenti pensano di essere al di sopra dei cittadini che solo dopo anni e anni di contributi ottengono pensioni da fame?" domanda il Vicepresidente della VI Commissione, evidenziando che "i ricorsi non ci spaventano e nonostante gli ostacoli andremo avanti con determinazione con l'abolizione dei vitalizi anche in Senato".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo.