Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 7 ottobre 2018 vedono arrivare nuove conferme dal Governo in merito all'intenzione di proseguire con l'impostazione della Manovra e quindi con la flessibilità previdenziale e l'introduzione del reddito di cittadinanza. Nel frattempo la NaDef sta per arrivare in Parlamento, mentre si avvicina la scadenza per l'invio della bozza della LdB 2019 all'Unione Europea. Infine, dall'opposizione vengono espresse nuove perplessità in merito agli assegni di cittadinanza, mentre dal Cods si ricorda l'importanza di prevedere in Manovra il riconoscimento del lavoro di cura delle donne.

Di Maio (M5S): sulla Manovra non si arretra

Dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio si conferma l'impostazione degli interventi di welfare e di riforma del sistema previdenziale previsti in legge di bilancio 2019. Non ci sarebbe quindi alcun piano B, mentre in caso di spread a 400 punti "il Governo non arretrerà". In merito alle critiche in arrivo dall'UE, l'esponente pentastellato del Governo sottolinea che non sono giunte inaspettate, ma che l'obiettivo resta quello di andare incontro ai desiderata degli elettori. "È una Manovra che deve ripagare il popolo italiano di tanti torti subiti" sulle pensioni, sul lavoro e con i risarcimenti a chi è rimasto "truffato dalle banche". Infine, sulla discussione in corso Di Maio ha anche specificato che "diciamolo chiaro: questa Europa è finita", parlando di un terremoto politico alle prossime europee.

La Nota di Aggiornamento al DEF arriva alla Camera l'11 ottobre 2018

Per quanto riguarda il proseguo parlamentare della Nota di aggiornamento al Def, contenente anche le proiezioni di costo su pensioni flessibili e reddito di cittadinanza, il testo sarà discusso alla Camera a partire dal prossimo 11 ottobre 2018. In quella occasione partirà in contemporanea anche l'iter di verifica del Documento di programmazione economica presso il Senato della Repubblica.

Le scadenze sono ravvicinate anche per i tempi piuttosto stringenti, visto che lunedì 15 ottobre dovrà essere inviata all'Unione Europea la bozza della nuova legge di bilancio. A quel punto la Commissione Europea avrà circa 15 giorni di tempo per rigettarla, qualora riscontrasse gravi violazioni, oppure per approvarla o non approvarla integralmente.

Reddito di cittadinanza: per Boccia (PD) italiani vogliono lavoro e non sussidi

Sui nuovi provvedimenti di welfare in corso di approvazione nella prossima legge di bilancio l'opposizione continua ad esprimere la propria perplessità. "Io non sono contro il reddito di cittadinanza, sono per aiutare chi è in condizione di povertà senza fare un pasticcio, come quando si dice che si fa una card regolamentando fino all'assurdo cosa si può comprare e cosa no. Un'idea grottesca che è uno schiaffo agli indigenti", ha spiegato l'On Francesco Boccia rispondendo alle domande di un'intervista rilasciata per il sito Il Sussidiario. "Le persone preferiscono lavorare, non ricevere sussidi se gli parli di lavoro" ha quindi proseguito l'esponente Dem, evidenziando che non bisogna trasformare un sussidio in un salario.

Armiliato (CODS): preoccupazione per situazione delicata

Dal Comitato Opzione Donna Social si esprime preoccupazione per la situazione, definita come delicata dopo la presa di posizione espressa dai vertici europei. "Ricordiamo che questa manovra è finanziata in deficit con una percentuale significativa di sforamento rispetto alle percentuali medie che normalmente sono accettabili nel rapporto debito/pil". La fondatrice Orietta Armiliato ha quindi spiegato di seguire con attenzione l'evolversi degli eventi, ricordando il riferimento alle carriere discontinue delle donne inserito nella NaDef. "E, come ben sappiamo, la principale causa che determina questa situazione è dovuta proprio al “lavoro di cura” quel welfare gratuito dal quale trae beneficio tutto il Paese, a svantaggio di chi sopperisce a queste carenze, che altro non è che lo scopo primario del CODS che sostiene da sempre la necessità che venga riconosciuto e valorizzato".