La pensione anticipata a quota 100 scatterà già a partire dalla fine del 2018: si potrà lasciare il lavoro in aprile per i lavoratori in uscita che maturino i requisiti entro il prossimo 31 dicembre. Ad anticipare alcuni dettagli tecnici delle nuove Pensioni a quota 100 è il quotidiano Repubblica che descrive i requisiti da maturare, sommando l'età di 62 anni e i contributi versati pari ad almeno 38 anni, per poter accedere alla nuova formula di pensione. Con alcune novità che riguardano anche i contribuenti statali e soprattutto i docenti ed il personale ausiliario, tecnico ed amministrativo (Ata) della Scuola: infatti, chi lavora nella Pubblica amministrazione dovrà far slittare l'uscita di sei mesi, gli impiegati della scuola anche di più.
Ciò dipenderà dalle finestre di uscita delle pensioni a quota 100, diversificate tra lavoratori del pubblico impiego e contribuenti del settore privato.
Ultime pensioni anticipate con quota 100: novità finestre mobili per uscita statali e privati
Entrando nel dettaglio dei requisiti di uscita delle pensioni anticipate a quota 100, secondo quanto prevede la bozza del pacchetto delle pensioni della legge di Bilancio 2019, chi maturerà i requisiti della quota 100 entro il 31 dicembre 2018 potrà andare in pensione a partire dal 1° aprile 2019. Questa decorrenza è prevista per i lavoratori del settore privato, mentre per i contribuenti statali è previsto un ulteriore ritardo di due mesi. Infatti, i dipendenti del pubblico impiego che avranno raggiunto almeno i 38 anni di contributi e l'età di 62 anni entro la fine del 2018, potranno andare in pensione con quota 100 a partire dal 1° giugno 2019.
Il testo della riforma delle pensioni del Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio e della Lega di Matteo Salvini, ancora in via di definizione, prevede inoltre che i contributi figurativi, necessari per agevolare l'uscita con le nuove pensioni possano essere nel numero massimo di tre anni. Ciò significa che i contributi versati potranno essere incrementati dei periodi di malattia o di disoccupazione fino ad un massimo di 36 mesi.
Novità oggi pensione anticipata con quota 100: uscita docenti e Ata della scuola
Fin qui il funzionamento delle finestre mobili per le prime uscite con le pensioni anticipate della fine del 2018 e del primo scorcio del 2019. Il calcolo delle finestre mobili per i lavoratori che dovessero maturare i requisiti di uscita per la quota 100 nel 2019 avranno le seguenti decorrenze:
- per i lavoratori impiegati nel settore privato che dovessero maturare i requisiti delle pensioni a quota 100 dal 1° gennaio 2019, l'andata in pensione vera e propria slitterà sempre di tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi;
- per i lavoratori della Pubblica amministrazione, invece, l'attesa per andare in pensione con quota 100 sarà di sei mesi rispetto alla maturazione dei minimi contributivi di 38 anni e dell'età base di 62 anni. Ciò consentirà, come ha ricordato il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio e Giulia Bongiorno, a capo del dicastero della Funzione Pubblica, di poter rimpiazzare i lavoratori statali in uscita. Saranno previsti, infatti, dei concorsi "sprint", della durata di pochi mesi, per poter immettere negli uffici pubblici e, soprattutto negli ospedali, i lavoratori che prenderanno il posto dei futuri pensionati del pubblico impiego;
- una novità importante riguarda i docenti e il personale impiegato nella scuola. Per l'accesso alle pensioni anticipate a quota 100, infatti, i lavoratori della scuola dovranno far slittare di un anno l'uscita rispetto al momento in cui maturino i requisiti della misura previdenziale.