Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 20 novembre 2018 vedono proseguire lo scontro a distanza tra Inps e Governo in merito alle uscite anticipate tramite la quota 100. In particolare, il nodo del contendere resta ancora quello delle coperture, stante che secondo le stime tecniche non risulterebbero sufficienti per garantire l'avvio della flessibilità previdenziale promessa dall'esecutivo. Una posizione sulla quale però il Ministero del lavoro non concorda, confermando quanto promesso all'interno del contratto giallo - verde. Nel frattempo dall'opposizione si continua a parlare di ipotesi irrealistiche rispetto all'ampio raggio di interventi su pensioni e welfare che dovrebbero essere approvati all'interno della nuova legge di bilancio.

Pensioni anticipate: Di Maio dice no ad allarmismi inutili

Sul tema delle pensioni anticipate tramite la quota 100 il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio è tornato a confermare la misura, chiedendo al contempo di "evitare allarmismi inutili". Una precisazione che ha ritenuto indispensabile dopo alcune dichiarazioni rilasciate dal Presidente dell'Inps Tito Boeri in un'intervista pubblicata ieri. "ll prossimo anno andranno in pensione 620 mila persone, erano previste 200 mila uscite, ma con quota 100, che si farà, sono previsti tutti questi pensionamenti" ha quindi ribadito l'esponente del Governo, spiegando anche che alla base del meccanismo ci sarà il turn over. Questo perché all'interno della stessa P.A.

si avvieranno nuove assunzioni, così da far entrare circa 30000 persone solo nel 2019.

Boeri (Inps) esprime preoccupazione in merito alle simulazioni per la quota 100

Dall'Inps si registra invece la preoccupazione circa la disponibilità di adeguate risorse per avviare il nuovo meccanismo di prepensionamento basato sulla quota 100.

Secondo quanto riportato dal Presidente Tito Boeri in un'intervista concessa al Corriere della Sera, "in tutti gli scenari con 62 anni di vecchiaia e 38 di anzianità contributiva viene fuori una crescita della spesa nel tempo. L’idea di una dotazione piatta e costante a sette miliardi l’anno non è minimamente supportata da alcuna delle simulazioni che ci hanno chiesto".

L'economista ha quindi spiegato che nel momento in cui ha posto questo problema "ho avuto solo aggressioni verbali e tentativi di screditarmi". Con la prospettiva di arrivare comunque all'approvazione di ipotesi senza supporto rispetto alle coperture stanziate.

Damiano (PD): sulle pensioni promesse elettorali irrealistiche

Dall'opposizione si commentano le recenti vicende relative allo scontro tra Inps e Governo parlando di promesse elettorali irrealistiche. "In tutti gli scenari con 62 anni di vecchiaia e 38 di anzianità contributiva viene fuori una crescita della spesa nel tempo" ha spiegato Cesare Damiano. "Non solo: se, oltre a Quota 100, si promettono Quota 41, Opzione Donna, Nona salvaguardia degli esodati e blocco parziale del meccanismo dell'aspettativa di vita, mal contati, ci vorrebbero mediamente 15 miliardi di euro all'anno" ha quindi aggiunto l'esponente democratico, spigando che "la flessibilità pensionistica è un'idea sacrosanta. Ma il Governo gialloverde ne ha fatto una bandiera senza proporre un meccanismo realistico per attuarla".