Sul fronte della riforma delle Pensioni, dopo il varo dello Quota 100, la proroga di Opzione donna e di Ape social, l’obiettivo del governo gialloverde guidato dal premier Giuseppe Conte è quello della Quota 41. Lo ha ribadito, ancora una volta, il vicepremier leghista Matteo Salvini, galvanizzato dal successo elettorale alle Regionali in Abruzzo che hanno visto il Carroccio come il primo partito in assoluto capace di trascinare alla vittoria la coalizione di centrodestra di cui fanno parte anche Forza Italia, Fratelli d’Italia e Udc.
Pensioni, il vicepremier leghista: ‘Obiettivo del governo è Quota 41’
“Io – ha detto Matteo Salvini ieri sera a Porta a porta - sulla Quota 100 mi ero impegnato, ma questo – ha aggiunto - è l’inizio di un percorso, perché l’obiettivo è Quota 41”. Non è la prima volta e probabilmente non sarà l’ultima che il leader della Lega, tra i più autorevoli esponenti dell’esecutivo, rilancia il progetto per l’istituzione della Quota 41, in questi anni fortemente caldeggiata dai lavoratori precoci che non riescono ad accedere al pensionamento con i requisiti richiesti dalla legge Fornero nonostante più di quarant’anni di anzianità contributiva. “Dopo quarantuno anni di lavoro in fabbrica, in ospedale, a scuola, in azienda, in un negozio – ha detto il ministro dell’Interno - hai già dato e ora riprendi indietro.
‘Già presentate quasi 40.000 domande per pensioni con Quota 100’
Commentando i risultati elettorali in Abruzzo, Salvini ha spiegato che la Lega ha ottenuto nuovi consensi derivanti dalla “concretezza” nell’attività di governo che si è potuta mettere in campo grazie all’alleanza con il Movimento 5 stelle guidato da Luigi Di Maio che però non è stato premiato dalle urne: il M5S infatti ha fatto registrare un drastico calo di consensi rispetto alle ultime elezioni Politiche.
“Non avremmo ottenuto quello che abbiamo ottenuto in questi mesi per gli italiani – ha detto il vicepremier leghista ieri sera a Porta a porta su Rai 1 - se non fossimo stati in due. Se per Quota 100 siamo arrivati a quasi 40mila adesioni, uomini e donne che sono già andati a firmare per liberarsi dalla gabbia della legge Fornero, lo abbiamo fatto – ha sottolineato Salvini - perché ho trovato sulla strada Luigi Di Maio, persona seria, coerente, affidabile, che si è messo in gioco come ho fatto io. Quindi per me - ha ribadito - il contratto va avanti, la parola va avanti. Squadra che vince non si cambia”.