Gli interventi messi o non messi in atto negli ultimi mesi dal Miur stanno suscitando malcontento tra alcuni gruppi politici dell'opposizione. Molte sono le mancanze lamentate nell'ambito scolastico, che richiederebbero immediata attenzione e il porre in essere delle dovute misure. È in particolare Forza Italia a far sentire la propria disapprovazione, schierandosi a favore dei diplomati magistrali e presentando una mozione a sostegno del comparto scuola.
La conferenza stampa
Tramite una locandina lanciata con un post su Facebook, il Gruppo Forza Italia Senato ha reso noto che in data 14 marzo, alle ore 14:30, è prevista una conferenza stampa in Senato, presso la sala caduti Nassiriya.
Al centro vi saranno tematiche attinenti al mondo scolastico che FI intende affrontare e risolvere proponendo i punti di maggior interesse su cui dover intervenire. Ad introdurre l'incontro sarà Anna Maria Bernini, presidente del predetto gruppo parlamentare. Interverranno anche i Senatori Roberto Berardi, Lucio Malan e Andrea Cangini, nonché le prime firmatarie della mozione, le senatrici Alessandra Gallone e Sandra Lonardo. Saranno presenti all'incontro anche insegnanti di ogni ordine e grado del comparto scolastico.
I contenuti della mozione
L'hashtag lanciato reca le parole "un'altra scuola". Questo è infatti l'obiettivo principale cui il partito Forza Italia mirerebbe. E proprio a tale scopo ha stilato alcuni punti su cui incentrerà l'intervento in Senato.
Innanzitutto, vuole porre l'attenzione sul valore del servizio pubblico d'istruzione e formazione, con riferimento sia alla Scuola statale che paritaria, oltre che alla libertà di scelta educativa. Ulteriore tematica affrontata sarà inoltre quella riguardante le pari opportunità di accesso ai concorsi della scuola. Ed infine, viene posto un interrogativo circa gli investimenti per la sicurezza e la formazione scolastica continua.
I diplomati magistrali
Un focus importante contenuto nella proposta emendativa di Forza Italia è in particolare poi la questione dei diplomati magistrali aventi prestato servizio nelle scuole paritarie ed esclusi dal concorso riservato dell'infanzia e della primaria. Ciò che viene lamentata è dunque la disparità di trattamento che si verrebbe a creare tra insegnanti aventi lo stesso titolo abilitante. Insomma, tanti i punti su cui si discuterà.