Quanto conviene riscattare la laurea con il meccanismo in discussione all'interno del decreto di riforma delle Pensioni con la nuova misura di quota 100, ma anche con le uscite con le pensioni anticipate e di vecchiaia? La domanda è stata posta all'esperto di pensioni de Il Sole 24 Ore che ha fatto una stima di quanto possa percepirsi in più di pensione con il riscatto della laurea. Tuttavia, la misura sugli anni di studi deve essere valutata anche in termini di montante contributivo necessario per arrivare ai requisiti contributivi della pensione anticipata, della novità della quota 100 e anche ai 20 anni di versamenti necessari per la pensione di vecchiaia a 67 anni.

Pensioni anticipate e vecchiaia, decreto quota 100: ultime novità oggi su riscatto laurea

Proprio nella giornata di ieri il Governo ha incassato la fiducia alla Camera sugli emendamenti al Decreto della pensione anticipata a quota 100 e del Reddito di cittadinanza. All'interno del pacchetto normativo è saltato il limite di 45 anni di età fissato in precedenza per il riscatto agevolato della laurea. Pertanto, potranno procedere con il riscatto anche gli over 45 purché i richiedenti abbiano iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 e quindi ricadano, interamente, nel meccanismo contributivo delle pensioni. Il pagamento degli anni di studi prevede una somma stimata dai consulenti del lavoro sui 5.240 euro per ogni anno di studio, rateizzabile fino a cinque anni con un importo mensile minimo di 30 euro.

Mettere sul piatto della bilancia il pagamento degli anni di corso con i benefici della pensione, sia per l'importo mensile che per il raggiungimento degli anni di contributi necessari rappresenta un calcolo sulla convenienza che dovrà essere valutato caso per caso.

Pensione anticipata, pensioni di vecchiaia e quota 100: convenienza contributi e importo mensile

In ogni modo, il calcolo della convenienza del riscatto agevolato della laurea in vista dei benefici sulla pensione futura è stato stimato dall'esperto delle pensioni del quotidiano economico. È da precisare, innanzitutto, che la misura consente benefici sia in termini di anticipo della pensione, eventualmente con future misure di uscita anticipata come la quota 100, sia per quanto riguarda l'incremento dell'assegno pensionistico.

Pertanto, riscattare gli anni di studio farebbe avvicinare la pensione perché incrementerebbe gli anni di contributi necessari per la pensione anticipata (circa 43 anni di versamenti) e per le pensioni di vecchiaia che richiedono un numero minimo di 20 anni di contributi all'età di 67 anni. Sull'importo dell'assegno mensile della pensione è utile fare un'ulteriore considerazione: essendo tutti i periodi del riscatto rientranti nel meccanismo pensionistico contributivo, gli anni riscattati vanno ad aumentare il montante contributivo. Il risultato è che l'assegno mensile di pensione risulterà incrementato proporzionalmente in base a quanto speso. Si può stimare che, all'età di 67 anni, il riscatto agevolato della laurea incrementi la pensione di 20 euro lordi per ciascun anno di corso riscattato.