Può essere definita discreta, fino ad oggi, l'adesione alla pensione anticipata a quota 100 nella Scuola tra i docenti ed il personale Ata. Il punto sul numero previsto delle uscite conseguente alle domane presentate nella scuola lo fa il quotidiano Il Giornale secondo il quale, entro la scadenza delle istanze di cessazione dal servizio del 28 febbraio 2019, saranno circa ventimila le domande presentate dal personale scolastico. Ma con la stessa misura di pensione anticipata a quota 100 e le altre misure di uscita per la pensione si prevedono pensionamenti di massa dalla scuola tanto è vero che nel prossimo anno scolastico, ovvero da settembre prossimo, saranno circa 70 mila le cattedre che rimarranno vacanti.
E dal sindacato Anief si arriva ad invocare la riapertura delle Graduatorie a Esaurimento (GaE).
Pensione anticipata quota 100 nella scuola: ultime novità di oggi su domande uscita docenti e Ata
Larga parte delle uscite dei docenti e degli Ata saranno, pertanto, determinate dalle Pensioni anticipate a quota 100. Secondo le statistiche, infatti, almeno ventimila richieste saranno formulate entro la fine di questo mese e, se il trend dovesse confermarsi, a partire dall'anno scolastico 2019/2020 almeno 70 mila cattedre saranno coperte dalle supplenze perché senza docenti di ruolo. Seguendo i calcoli del quotidiano sui dati disponibili del ministero dell'Istruzione, i problemi di carenza di personale di ruolo nella scuola potrebbero arrivare proprio dal pensionamento di massa dei prossimi mesi: infatti, un insegnante su cinque in Italia è precario (circa 160 mila aspiranti docenti di ruolo) e, ad oggi, i posti vacanti assegnati alle supplenze fino al termine dell'attuale anno scolastico sono circa 36 mila.
La copertura delle cattedre vacanti, in altre parole, potrebbe produrre problemi maggiori dell'inizio dell'attuale anno scolastico quando, rispetto alle 57 mila stabilizzazioni dei docenti precari previste dal Miur e accordate dal ministero dell'Economia e delle Finanze, ben 15 mila cattedre rimasero vacanti per la mancanza di aspiranti docenti abilitati.
La pensione anticipata a quota 100 ripropone, pertanto, il problema dei precari della scuola considerando che la maggior parte degli iscritti alle graduatorie proviene dal sud Italia, mentre il maggior numero di cattedre vacanti è localizzato al Nord.
Assunzioni scuola 2019/2020, Anief chiede riapertura GaE dopo pensioni anticipate a quota 100
Numeri alla mano, nella scuola finora sono state presentate circa 8 mila domande di pensione anticipata con la quota 100. Il problema del turnover dei docenti, anche se non si dovesse arrivare alle 50 mila domande di pensione a quota 100 previste tra il personale scolastico fino al 28 febbraio, si ripresenterà puntuale all'inizio del prossimo anno scolastico. Come ha spiegato Marcello Pacifico, presidente dell'Anief, infatti, il numero delle cattedre che rimarranno vacanti a settembre 2019 supererà le 80 mila unità. "E' necessario - afferma il presidente del sindacato - avviare un piano straordinario di immissioni in ruolo dei docenti concentrata con la riapertura delle Graduatorie ad Esaurimento (GaE) in modo da estendere il doppio canale di reclutamento assicurato anche dall'altro bacino delle assunzioni nella scuola, quello delle graduatorie di istituto.
Altrimenti il turnover dei docenti che potrebbe necessitarsi anche grazie alle pensioni anticipate a quota 100 rimarrebbe bloccato sul nascere a causa dell'errato posizionamento dei docenti abilitati e candidati al ruolo nelle graduatorie sbagliate".