La crisi di governo si fa sempre più accentuata e inevitabilmente le misure chiave approvate negli scorsi mesi entrano nello scontro tra le due ali che prima componevano l'esecutivo giallo-verde. È il caso del reddito e delle pensioni di cittadinanza, che sono state oggetto di dichiarazioni di fuoco nelle ultime ore. I toni sembrano sancire la definitiva divisione tra le due forze, ma anche l'ingresso in un clima da campagna elettorale che fino a poche settimane fa poteva difficilmente essere immaginato.

Garavaglia (Lega): 'Oltre il 70% dei percettori del reddito di cittadinanza sarebbe irregolare'

A far discutere sono state in particolare alcune dichiarazioni rilasciate dal Viceministro all'Economia Massimo Garavaglia durante un'intervista concessa al giornale "Italia Oggi". Nel corso del proprio intervento, l'esponente leghista ha puntato il dito contro la nuova misura di welfare, esprimendo i propri dubbi sulle credenziali dei percettori. In particolare, per riprendere le esatte parole utilizzate dall'esponente del Mef "gran parte di coloro ai quali è stato erogato il reddito risulta non titolare e quindi i risparmi non possono che aumentare. Il dato è ancora grezzo ma è sopra il 70%". In questo senso, vi sarebbero ancora ampi spazi di intervento.

Oltre a ciò, Garavaglia evidenzia che ancora non sono stati realizzati i decreti attuativi che consentono ai Comuni di chiamare i percettori dei nuovi assegni di welfare al fine di prestare servizi utili alla collettività.

La replica del M5S: 'Basta sparare cretinate'

Non poteva mancare la replica a stretto giro del Movimento 5 Stelle, arrivata tramite la propria pagina Facebook.

All'interno di una nota si prende una ferma posizione contro le dichiarazioni rilasciate riguardo il reddito di cittadinanza. "A Garavaglia diciamo basta sparare cretinate" evidenziano i pentastellati, che passano al contrattacco e puntano il dito contro la proposta di riforma del fisco sulla base della Flat tax. Una misura sulla quale la Lega insiste da tempo e che però risulterebbe ancora priva delle indicazioni riguardanti adeguate coperture.

Ma i 5 stelle rispondono in modo diretto anche in merito ai nuovi assegni di welfare tanto criticati dall'area leghista. Ed anzi, il Movimento rilancia e invita il Vice Ministro a dare seguito alle proprie parole con i fatti. "Se è a conoscenza di percettori del reddito di cittadinanza che non ne hanno diritto andasse alla Guardia di Finanza a denunciare".

Del resto, dai 5S si difende a spada tratta il provvedimento, spiegando che il reddito di cittadinanza ha aiutato oltre 900mila persone a ritrovare dignità assicurando al contempo al Paese la tenuta sociale. Mentre i controlli applicati finora dall'Inps sono stati rigorosi e continui su tutta la platea dei beneficiari. Resta il fatto che i toni della discussione fanno presagire una difficile ricomposizione tra le due parti.