Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 9 settembre 2019 vedono arrivare nuove prese di posizione dai sindacati in merito alla necessità di rivalutare le pensioni e di aumentare le tutele previdenziali in favore dei giovani. Nel frattempo dai Comitati si ricorda anche l'esigenza di tutelare le donne e gli esodati.

Barbagallo (Uil): necessario rivalutare le pensioni

Dalla Uil arriva un nuovo richiamo all'urgenza di intervenire nel delicato comparto previdenziale rivalutando gli assegni degli anziani. Una misura che si deve accompagnare anche alla valorizzazione del lavoro ed alla creazione di maggiori opportunità per i giovani.

Lo afferma il Segretario Confederale Eugenio Barbagallo, intervenendo così nel dibattito riguardante i nuovi obiettivi dell'esecutivo giallo-rosso. "Questo è ciò che chiederemo al nuovo Governo, il cui operato valuteremo sulla base della capacità di raggiungere quegli obiettivi", ha precisato il sindacalista. Ma allo stesso tempo, dalla Uil si indica anche il percorso che sarà seguito dalle parti sociali. "Se, dunque, non avremo risposte alle rivendicazioni contenute nella piattaforma unitaria daremo continuità alla nostra mobilitazione".

Pedretti (Cgil): serve una pensione di garanzia

Nel frattempo la Cgil torna a sottolineare la necessità di avviare maggiori tutele previdenziali in favore dei giovani lavoratori.

"La questione giovanile nel nostro Paese è stata lungamente sottaciuta e deve quindi essere assolutamente affrontata" ha evidenziato il leader della Spi - Cgil Ivan Pedretti, intervenendo presso la manifestazione "Liberiamo il futuro" tenutasi recentemente in Basilicata. Secondo quanto suggerito dal sindacalista, "è necessario guardare alla possibilità di introdurre una pensione di garanzia, come del resto sosteniamo da tempo, per evitare di avere in futuro una generazione di pensionati poveri o poverissimi.

Credo però sia ancora più importante dare ai nostri giovani un lavoro certo, stabile e ben retribuito" prosegue Pedretti. Questo perché "se non si parte da qui, sarà difficile offrirgli una prospettiva diversa e migliore".

Amiliato (CODS): dal Governo prospettive per provvedimenti importanti

Nel frattempo dal Comitato Opzione Donna Social si torna a fare il punto della situazione in merito agli interventi di riforma del settore previdenziale ed in particolare sulle nuove proposte emerse negli scorsi giorni.

In particolare, la fondatrice del Cods ha pubblicato un'immagine contenente i punti chiave del nuovo programma di governo, sottolineando il "rinnovo dell'opzione donna" e la decisione di "puntare su misure di conciliazione tra lavoro e vita privata". Per l'amministratrice si tratta di "provvedimenti importanti che ci auguriamo possano vedere la luce nel minor tempo possibile. Come ben sappiamo però, a determinarne la messa in campo sarà più la materia economica (leggi disponibilità) che non quella politica. Seguiremo gli eventi passo passo" sottolinea Armiliato, "a partire dalla produzione della Nadef (nota di aggiornamento al documento di economia e finanza) che è attesa entro la fine del mese corrente, esattamente il 27 settembre p.v.".

Ardizio (Coordinatore nazionale Comitati Esodati): serve una specifica tutela per i lavoratori esodati

All'intero di una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Prof. Giuseppe Conte, al Ministro del Lavoro Sen. Nunzia Catalfo e al Ministro dell'Economia e delle Finanze On. Roberto Gualtieri il coordinatore dei Comitati esodati Claudio Ardizio è tornato sulla questione dei lavoratori rimasti senza lavoro ed al contempo senza accesso all'Inps. "Stiamo aspettando da quasi 8 anni che i danni prodotti dalla manovra Fornero vengano finalmente corretti: senza reddito e pensione, estromessi dal mercato del lavoro, non si garantisce uno standard di vita adeguato e si mina il percorso di coesione sociale".

Ardizio ricorda quindi la necessità di intervenire in favore dei 6mila esodati ancora privi di tutela: "ci aspettiamo che con il nuovo Governo le nostre proposte possano avere un ulteriore impulso e siano con noi discusse". Per questo motivo, si chiede l'inserimento di un ulteriore punto nel programma di governo al fine di risolvere l'annosa questione.