Si avvicina la discussione parlamentare della nuova legge di bilancio e con essa si riaccendono anche i toni del confronto politico riguardante il settore previdenziale. A tal proposito, nella giornata di ieri è tornato ad esprimere la propria posizione il parlamentare leghista Claudio Durigon, evidenziando la necessità di portare a termine la sperimentazione delle Pensioni anticipate tramite quota 100.

Durigon su Q100, APE social e Opzione donna

Ad esprimere la propria contrarietà all'ipotesi di uno stop o di una modifica alla quota 100 è proprio Durigon, che ha dichiarato un simile scenario "da irresponsabili".

Oltre a ciò, l'esponente leghista ha anche ricordato che restano ancora da prorogare "due misure fondamentali, come l'opzione donna e l'APE social". La prima consente il pensionamento a partire da 58 anni di età (un anno in più per le lavoratrici che possiedono versamenti come autonome) e 35 anni di contribuzione. L'APE permette invece il prepensionamento a partire dai 63 anni di età e con 30-36 anni di versamenti, in base alla specifica situazione di disagio prevista dal legislatore (disoccupati, caregiver, invalidi e persone che hanno svolto attività gravose o usuranti riconosciute dalla legge). Su entrambe le misure "il governo non ha ancora chiarito come procederà", evidenzia Durigon.

Le osservazioni relative alla Manovra 2020

Rispetto alla legge di bilancio nel suo complesso, Durigon sottolinea che, sulla base di quanto esposto, l'impianto normativo "non darà risultati soddisfacenti". Al contrario, per l'esponente leghista risulta necessario applicare "uno shock fiscale" e non un taglio fiscale per "poco più di due miliardi" perché "sembra una strada irrisoria".

Infine, sul possibile aumento dell'Iva si evidenzia il fatto che potrebbe non verificarsi un vero e proprio stop, ma più semplicemente una rimodulazione. La preoccupazione manifestata è quindi che "siano sempre gli stessi a pagare" con l'aggravante di creare "un buco nel bilancio". Sulla stessa linea anche l'opinione riguardante gli sconti per i pagamenti in contanti ed il possibile cashback, perché il provvedimento non punterebbe a stimolare nuovamente la crescita del paese ma piuttosto a concretizzare una "decrescita felice".

Per capire come evolverà la situazione non resta quindi che attendere la presentazione in parlamento della nuova legge di bilancio 2020. Al fine di proseguire con la discussione sarà infatti necessario avere una bozza definitiva del testo, in grado di fornire importanti chiarimenti e dettagli sull'impostazione finale della manovra 2020.