Non accenna a placarsi il dibattito politico attorno a Quota 100. La misura opzionale previdenziale che consente di raggiungere la pensione in maniera anticipata rispetto ai paletti disposti dalla Fornero continua ad essere nei pensieri negativi di Matteo Renzi. L'orientamento del governo, come è ormai noto, è quello di farla andare ad esaurimento alla fine del 2021, magari con delle piccole modifiche tecniche. Di diverso tenore è, invece, l'opinione del leader di Italia Viva che è pronto a presentare un emendamento finalizzato alla cancellazione immediata della misura.

La teoria, più volte espressa dall'ex premier, è che si tratti di qualcosa che costa troppo per le casse dello Stato se rapportata alla fetta di popolazione a cui è destinata. Con grande realismo ha sottolineato come l'eventuale emendamento sarebbe di testimonianza, tenuto conto che Italia Viva non avrebbe certo i numeri per cambiare un destino che sembra segnato e che, oltre alla maggioranza, rischierebbe di avere contro la Lega.

Renzi non approva il costo di venti miliardi

Il motivo per il quale Matteo Renzi non approva la prosecuzione di Quota 100 è rappresentato da quella che lui ritiene una sorta di ingiustizia sociale, poiché, almeno nel suo pensiero. varrebbe un investimento cospicuo troppo squilibrato a favore di chi è avanti con l'età a discapito dei giovani.

Il leader di Italia Viva, senza giri di parole, l'ha definita una "misura ingiusta". Una considerazione che parte, naturalmente, dai costi stimabili in circa venti miliardi di euro. Secondo Renzi si tratterebbe di una somma che potrebbe avere una destinazione più proficua. "Quei soldi - ha evidenziato - dovrebbero andare ai giovani, alle coppie, alle famiglie, agli stipendi e ai servizi".

Renzi annuncia emendamento

Matteo Renzi ha parlato di Quota 100 nell'ambito della sua e-news riservata alla presentazione della decima edizione della Leopolda. Esiste, come detto, il proposito di presentare un emendamento, ma appare chiaro che Italia Viva rischia di non avere i numeri per andare lontano. Non a caso l'ex premier ha ribadito che, su Quota 100, il suo partito è pronto ad una battaglia, pur non nascondendo il timore che possa essere unicamente una "battaglia di testimonianza".

Pur non conoscendo, al momento, quale sia la reale forza di Italia Viva in quanto a numero di parlamentari, non è difficile pronosticare una strada in salita in un'eventuale guerra a Quota 100. La misura, infatti, rappresenta un obiettivo centrato da un governo di cui faceva parte anche la Lega che, eventualmente, renderebbe quasi impossibile qualsiasi sfida parlamentare a livello numerico per chi intende osteggiare Quota 100.