Carlo Cottarelli, noto economista, è stato ospite della trasmissione di La 7 L'aria che tira. In collegamento da Washington ha avuto modo di soffermarsi su vari temi che riguardano l'attualità: dal Nadef proiettato sulla necessità di fronteggiare l'alto debito pubblico italiano a quello delle Pensioni. In entrambi i casi, rispondendo alle domande della conduttrice Myrta Merlino, ha potuto esprimere la sua opinione da esperto della materia. Cottarelli, sotto il governo Letta, è stato anche commissario alla "spending review" e, per un breve, periodo è stato anche presidente del Consiglio incaricato da Sergio Mattarella, senza però riuscire a trovare una maggioranza parlamentare, lasciando poi il passo a Giuseppe Conte.

Italia esposta a rischio shock economici

L'avvicinarsi dell'ultimo periodo dell'anno, in politica, corrisponde al momento in cui il governo è chiamato a redigere la cosiddetta legge di BIlancio. Un passaggio che, per l'Italia, resta delicato e non solo per la necessità di capire dove effettuare i maggiori investimenti, ma anche per le contingenze che impongono di muoversi in maniera molto guardinga dovendosi confrontare con un alto deficit a livello nazionale. Carlo Cottarelli, da profondo conoscitore della storia economica italiana, si lascia andare ad una battuta, citando il Comico Zalone e sottolineando che "la prima Repubblica non si scorda mai".

Un evidente riferimento al fatto che la gestione economica di quel periodo possa rappresentare una delle principali chiavi di lettura per la situazione ereditata oggi.

Riguardo, invece, alla Nadef ha inteso evidenziare come la nota di aggiornamento del Def non tuteli l'Italia da possibili shock. "Lo shock esterno - ha evidenziato - è tutto quello che può cambiare l'umore dei mercati finanziari ed aumento dei tassi d'interesse. Può essere una recessione a livello mondiale o una guerra da qualche parte nel mondo e fa scappare i capitali verso quei paesi senza rischio come Germania e Stati Uniti".

Chiara anche la chiosa sul tema: "Continueremo a rimanere vulnerabili fino a quando il debito non comincia a scendere".

Cottarelli preoccupato dalla spesa sulle pensioni

Tra i temi che sembrano suscitare l'attenzione di Cottarelli ci sarebbe una spesa eccessiva sulle pensioni. Riguardo al sistema previdenziale evidenzia: "La spesa è circa a trecento miliardi, su un totale di spesa primaria di ottocento".

E poi torna su quella che sarebbe la sua soluzione: "Io ho proposto che ci fosse un ricalcolo almeno parziale delle pensioni, sulla base del contributivo per creare una giustizia tra diverse generazioni". Un sistema che, evidentemente, favorirebbe risparmi e, secondo l'economista, rappresenterebbe un sistema per avere maggiore giustizia tra generazioni.