Arriva dai sindacati la richiesta di una vera riforma delle Pensioni e del superamento dei rigidi meccanismi della riforma Fornero. Si è espresso in questi termini Maurizio Landini, leader della Cgil, a margine della manifestazione unitaria dei sindacati a favore dei pensionati che si è tenuta ieri in Piazza Santi Apostoli a Roma. Le richieste dei sindacati vanno oltre la sperimentazione delle pensioni anticipate con quota 100 che saranno in vigore fino al termine del 2021: l'idea di fondo è quella di una riforma pensionistica che possa dare risposte ai lavoratori in procinto di andare in pensione, ma anche ai giovani affinché possano avere un sistema previdenziale capace di dare certezze per il futuro.

Pensioni, Landini: 'Nulla in Manovrà 2020 per aumenti degli assegni e superamento Fornero'

Su questo tema Landini è stato chiaro: "Chiediamo che si passi davvero ad una fase di riforme necessarie che riguardino i giovani per dare loro un futuro, i diritti dei lavoratori e quindi un lavoro non più precario. Allo stesso tempo - ha continuato il leader della Cgil - è necessario programmare un percorso in cui l'invecchiamento sia davvero attivo, fondato su diritti e su uno stato sociale che dovrà essere esteso e riformato". Capitoli di riforma, dunque, che dovranno essere concertati con il Governo Conte alla ripresa delle trattative a gennaio: sui tavoli i sindacati presenteranno la necessità di una legge sulla non autosufficienza, il miglioramento della sanità pubblica e un nuovo sistema delle pensioni.

"Perché la riforma Fornero - ammonisce Landini - ha cancellato, sia per i giovani ma anche per i meno giovani, un'idea di pensione degna di questo nome". Il lavoro del Governo Conte sulla Manovra 2020 non è giudicato negativo dai sindacati, ma insufficiente. "Alcuni capitoli della Manovra economica sono in linea con le nostre richieste - ha precisato Maurizio Landini - Penso alla cancellazione del superticket, alle maggiori spese sulla sanità, agli interventi sugli asili nido, ad una prima riduzione della tassazione sul lavoro dipendente e all'inizio di una vera lotta all'evasione fiscale.

Ma non è sufficiente. Ci sono una serie di temi che non sono stati affrontati. Sulle pensioni, sia sulla rivalutazione degli assegni che sul cambio della riforma Fornero, non è stato fatto nulla nella Manovra. Le risorse per i rinnovi dei contratti pubblici non sono ancora sufficienti. Il Governo si è impegnato con i sindacati su più fronti.

Dovrà essere una trattativa vera che partirà già da gennaio prossimo e che dovrà assicurare la riforma del Fisco, la rimodulazione dell'Iva, la riforma delle pensioni e il superamento della legge Fornero".

Pensioni: a gennaio 2020 apertura tavoli Governo-sindacati per vera riforma

Oltre alle pensioni e alla riforma dei meccanismi della Fornero, i sindacati si batteranno da gennaio per le nuove assunzioni stabili nel pubblico impiego e per la lotta alla precarietà. "E' prioritario - ha concluso Landini - rilanciare gli investimenti, sia pubblici che privati, per creare lavoro. Su questi fronti i tavoli delle trattative che si apriranno a gennaio dovranno diventare impegni operativi che stabiliscano già all'inizio dell'anno quali saranno le nuove leggi di stabilità che verranno fatte nel nostro Paese.

Non possiamo più accettare la logica dei due tempi ed attendere settembre per sapere cosa succederà. Vogliamo cambiare e il Governo Conte si è preso con i sindacati questo impegno. Ci aspettiamo con l'inizio dell'anno una nuova primavera. E se non sarà cosi, la faremo noi la primavera".