Il decreto Rilancio è stato approvato dal Governo Conte nella serata del 13 maggio e prevede una serie di aiuti per famiglie e imprese, atti a supportarli nella crisi economica innescata dall'emergenza Coronavirus in atto. Uno di questi è la proroga per il mese di aprile del bonus autonomi di 600 euro. Essa avverrà in modo automatico, senza rifarne nuovamente domanda.

I beneficiari dell'indennizzo di 600 euro

La 'cerchia' dei beneficiari conta circa 5 milioni di lavoratori e comprende: autonomi, professionisti senza iscrizione agli ordini, collaboratori occasionali iscritti alla Gestione Separata dell'Inps, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, stagionali del settore turistico e termale e lavoratori dell'agricoltura e dello spettacolo.

E spetta anche a chi ha inoltrato la richiesta in via successiva, come gli stagionali non appartenenti al settore turistico, i lavoratori occasionali e gli intermittenti.

A maggio il bonus sale a mille euro

Questo mese l'indennizzo viene aumentato, ma con qualche vincolo: è garantito soltanto ai professionisti con partita Iva, non titolari di pensioni e senza iscrizione ad altre forme di previdenza, che abbiano assistito ad un calo pari ad almeno un terzo del proprio reddito nel secondo bimestre dell'anno corrente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il bonus di mille euro viene erogato anche in favore dei collaboratori occasionali che hanno terminato il contratto di lavoro al momento in cui il decreto entra in vigore; come pure ai professionisti iscritti all'Albo che hanno subito una riduzione del 33% del loro fatturato.

Invece artigiani, commercianti e coltivatori diretti che hanno già percepito il bonus, per il mese corrente verranno reinclusi nell'insieme di società di persone e capitali, rientrando nelle competenze dell'Agenzia delle Entrate, la quale concede indennizzi a fondo perduto alle imprese che hanno subito la riduzione del 33% dei propri introiti.

Il bonus è correlato a tali perdite, con un importo di almeno mille euro.

Come verranno gestite le domande del bonus autonomi

Le indennità in questione non partecipano alla formazione del reddito e vengono erogate dall'Inps in unica soluzione, previa domanda (per chi non l'avesse già fatta in precedenza), nella soglia di spesa totale di 3.840,8 milioni di euro per l'anno corrente.

L'Istituto Nazionale di Previdenza si occupa di monitorare il rispetto di tale soglia e di comunicare i risultati di questa verifica al Ministero del Lavoro e a quello dell'Economia. Nel caso da questo esame risulti l'insorgere di scostamenti relativi alla soglia, non sono previsti altri provvedimenti concessori.

Importanti aiuti sono arrivati dunque dal mondo della Politica per supportare le categorie di lavoratori più in difficoltà nel corso dell'attuale crisi economica.