Secondo Il Sole 24 Ore, nei prossimi giorni Il Governo dovrebbe varare il provvedimento di maggio, ribattezzato Decreto Rilancio e non più Decreto Maggio, contenente tutte le misure di sostegno al lavoro, all'impresa e alle famiglie con cui l'esecutivo punta a soddisfare le aspettative di diversi comparti dell'economia italiana, ancora in attesa delle misure previste per il mese di aprile 2020. Per i nuclei familiari con Isee inferiore a 35.000 è allo studio un credito di imposta per il pagamento di servizi turistici in ambito nazionale, e un bonus baby sitting aumentato da 600 a 1.200 euro estendibile anche alle strutture estive.

Tra le misure a sostegno della famiglia, inoltre, il Governo prevede di stanziare altri 331 milioni di euro per l'anno 2020 per il fondo a sostegno della scuola e l'educazione, e 150 milioni di euro per un 'Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali' a supporto di librerie, case editrici, musei e luoghi di cultura.

Il Decreto di maggio estende la platea dei beneficiari

Per i liberi professionisti titolari di partita Iva e gli iscritti alla Gestione separata dell’Inps, che hanno percepito i 600 euro previsti a marzo per effetto del Cura Italia, dovrebbe essere riassegnato automaticamente per il mese di aprile, mentre a maggio il Governo potrebbe aumentarlo fino a 1.000 euro. Il bonus potrà essere erogato a condizione che sussista una perdita di almeno il 33% del reddito del secondo trimestre 2020, da individuarsi secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato nell’esercizio dell’attività.

Anche ai Co.co.co sarà riconosciuta un'indennità di 1.000 euro, purché risultino iscritti esclusivamente alla Gestione Separata e si trattini rapporti di lavoro la cui durata non si protrae oltre il 31 dicembre 2020, o che abbiano cessato il rapporto lavorativo entro la data di entrata in vigore del decreto di maggio.

Per i lavoratori del settore turismo aumento fino a 1.000 euro

Aumento del bonus a 1.000 euro anche per i lavoratori di un comparto, come quello del turismo, colpito duramente dal Coronavirus. I lavoratori vi avranno accesso a condizione che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto Maggio, che non siano titolari di pensione e che non siano titolari dell’indennità di disoccupazione NASpI, sempre alla data di entrata in vigore del decreto Maggio.

Per tutti i lavoratori autonomi, la domanda dovrà essere inoltrata all'Inps con autocertificazione della perdita del 33% del fatturato a causa del lockdown e, in seguito ad un riscontro con l’Agenzia delle entrate, l’Inps avvierà quindi la procedura di liquidazione del bonus.