È in arrivo il rinnovo definito dei contratti degli operatori socio-sanitari (Oss), degli infermieri e del personale sanitario per il triennio 2019-2022 con aumenti degli stipendi da 174 a oltre 200 euro. Il nuovo contratto, che coinvolge in tutto una platea di 650mila dipendenti del pubblico impiego comprendendo anche il personale amministrativo, è atteso per la firma finale all'Aran, l'Agenzia deputata per il governo alla trattativa con i sindacati, entro la fine del mese di maggio. L'accordo era stato rimandato nelle ultime settimane per la mancata intesa sull'atto di indirizzo delle Regioni, chiamate a stanziare le risorse mancanti per coprire il salario accessorio e il nuovo ordinamento professionale.

In tutto si tratterebbe di fondi per coprire circa 20 euro medi lordi per ogni dipendente della sanità. Motivo per il quale le Regioni dovrebbero stanziare 315 milioni di euro per il 2022 e 365 milioni di euro per il 2023.

Contratti Pubblica amministrazione 2019-2021: a che punto è la firma per infermieri, Oss e personale sanitario?

Nelle risorse che dovranno stanziare i governatori delle Regioni per il rinnovo dei contratti degli infermieri, degli Oss e del personale sanitario per il 2019-2021 sono comprese anche le somme necessarie per la copertura dell'indennità di vacanza contrattuale, scattata per il nuovo contratto della Pubblica amministrazione 2022-2024 proprio nella busta paga di aprile di quest'anno.

I 315 milioni di euro delle Regioni per il 2022 dovrebbero arrivare dal Fondo sanitario nazionale, dotato di 2 miliardi di euro in più per quest'anno, oltre a ulteriori 600 milioni di euro stanziati per l'emergenza sanitaria. Una volta assicurate le risorse necessarie per garantire gli aumenti degli stipendi degli infermieri (fino a oltre 200 euro mensili in più nel cedolino della busta paga), degli Oss e del personale sanitario, il tavolo delle trattative dovrebbe accelerare per arrivare alla firma finale del contratto entro la fine di maggio che anticiperà l'ok definitivo del ministero dell'Economia e della Corte dei Conti.

Contratti Pa, quanto spetta di aumento nei cedolini di busta paga a infermieri e Oss per il 2019-2021?

Stando alle cifre degli aumenti degli stipendi derivanti dalla bozza di accordo per il 2019-2021 già firmata un paio di mesi fa, gli infermieri dovrebbero ritrovarsi nel cedolino della busta paga fino a 204 euro in più al mese.

Al netto, gli aumenti degli stipendi diventeranno 193,22 euro mensili. Ma il rinnovo del contratto della Pubblica Amministrazione riguarda anche gli operatori socio-sanitari (Oss) e il personale amministrativo. Non rientrano in questo contratto solo i medici in quanto dirigenti che seguono una contrattazione specifica. Prendendo in considerazione le altre categorie sanitarie a esclusione degli infermieri, l'aumento medio degli stipendi è di 174 euro, con un'incidenza del +7,22% rispetto all'attuale stipendio. Per gli infermieri l'incidenza è più elevata perché la categoria beneficia di un'indennità specifica che fa aumentare l'incremento mensile della retribuzione.

Aumento stipendi Oss e personale sanitario col rinnovo dei contratti della Pa 2019-2021: le voci nel cedolino

Il rinnovo del contratto del personale sanitario produrrà un aumento degli stipendi di base medio di 102 euro mensile (incidenza del 4,30% per un totale delle risorse stanziate di oltre 1,015 miliardi di euro); agli aumenti tabellari andrà aggiunta l'indennità di specificità infermieristica, mediamente di 35 euro e, per gli operatori sanitari come tecnici sanitari di laboratorio, ostetriche, radiologi, l'indennità di tutela del malato, variabile da 35 a 41 euro mensili. Ulteriori indennità (di tutela del malato e del personale operante nei servizi di pronto soccorso) spettano, rispettivamente, per 11 e 7 euro, oltre al superamento del limite del salario accessorio per 6 euro lordi mensili.

Infine, la bozza dell'accordo del rinnovo del contratto prevede la remunerazione degli incarichi e dei nuovi ordinamenti professionali per 14 euro medi mensili. Il totale delle voci porta a un incremento medio mensile di 174 euro. Come per gli altri rinnovi dei contratti della Pubblica amministrazione, quello della sanità, una volta giunto a termine, produrrà il versamento degli arretrati per una cifra variabile a seconda della posizione ricoperta all'interno delle strutture sanitarie tra 1.200 e 2.200 euro.