Gli aumenti degli stipendi del decreto "Aiuti 2" di Mario Draghi, con il taglio contributivo e del cuneo fiscale, si traducono in incrementi degli stipendi nettamente più bassi del bonus 200 euro. Il beneficio netto nel cedolino può arrivare al massimo a 130 euro considerando le sette mensilità, da luglio a dicembre, tredicesima inclusa. Il Fisco assorbe una quota sempre crescente del taglio del cuneo fiscale. E, mentre le partite Iva sono in attesa di presentare domanda per ricevere il bonus 200 euro che non è stato ancora versato, l'altra parte dei lavoratori, i dipendenti della Pubblica Amministrazione, della Scuola e del settore privato, deve fare i conti con il regime di tassazione elevato che dimezza l'aiuto spettante.
Buste paga, qual è il netto nel cedolino del taglio contributivo e degli aiuti di Draghi?
Gli aiuti nelle buste paga che permettono ai lavoratori dipendenti gli aumenti degli stipendi per via della riduzione del cuneo fiscale, impatta sul regime di tassazione che ne assorbe una buona parte dell'aiuto stesso. La misura prevede il taglio dei contributi in busta paga (per aumentare il netto) dell'1,2% che va ad aggiungersi allo 0,8% già in vigore dal 1° gennaio scorso per effetto della legge di Bilancio 2022. Ottengono il beneficio fiscale tutti i lavoratori alle dipendenze, sia del settore privato che della Pubblica amministrazione, che abbiano un reddito annuale non eccedente i 35mila euro, corrispondenti a un mensile lordo di non oltre i 2.692 euro.
A questo livello di reddito mensile corrisponde l'aiuto più elevato del taglio dell'1,2% totale dei contributi in busta paga: su un beneficio lordo di 226€, calcolato sulle sette mensilità da luglio a dicembre 2022 inclusa la tredicesima, i dipendenti ottengono un beneficio netto totale di 127€. Chi guadagna 2.500 euro lordi ha un vantaggio fiscale di 210 euro lordi che si traducono in 118 euro netti sommando i benefici delle sette mensilità.
Stipendi, di quanto aumentano per i nuovi bonus di Draghi nel decreto 'Aiuti-bis'?
Il vantaggio del taglio del cuneo fiscale dell'1,2% da luglio a dicembre 2022 su redditi lordi di 2.000 euro si calcolano in 168 euro lordi e in 111 euro netti. Considerando uno stipendio mensile di 1.750 euro, il beneficio lordo scende a 147 euro e, di conseguenza, il netto è pari a 97 euro.
Su uno stipendio di 1.500€, gli aumenti nelle buste paga dei lavoratori dipendenti privati e della Pubblica amministrazione è pari a 126 euro (83 euro netti). Le fasce di reddito più basse avranno un beneficio di poche decine di euro: per chi guadagna 800, 1.000 e 1.250 euro lordi al mese, il beneficio netto per sette mensilità è pari, rispettivamente, a 52, 65 e 69 euro netti mensili.