È stato sbloccato il concorso del Ministero dell’interno, originariamente pubblicato nel 2024 e poi sospeso a causa di un ricorso al Tribunale del lavoro.

La procedura prevede l'assunzione di 1248 funzionari da inserire a tempo indeterminato nei settori dell’amministrazione civile del dicastero.

La nuova scadenza per l’invio delle domande è fissata al 10 luglio 2025. Entro la stessa data, chi aveva già presentato domanda potrà eventualmente modificarla.

Requisiti richiesti

Oltre ai requisiti di cittadinanza dichiarati ammissibili dalla sentenza di Milano (oggetto di analisi nel successivo paragrafo), gli altri requisiti per la candidatura sono:

  • cittadinanza italiana;
  • maggiore età;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • non essere stati destituiti o dispensati da precedente impiego presso una pubblica amministrazione;
  • non aver riportato condanne definitive per reati che costituiscono un impedimento all’assunzione presso una pubblica amministrazione;
  • possesso di uno dei titoli di studio (laurea magistrale o vecchio ordinamento) elencati all’artico 2 del bando di concorso in relazione ai singoli profili professionali.

Perché era stato sospeso il concorso per 1248 funzionari al Ministero dell’Interno

Il bando di concorso del Ministero dell’Interno per 1248 funzionari era stato originariamente pubblicato sul portale InPA in data 24 maggio 2024.

La procedura concorsuale era stata successivamente sospesa a seguito di una sentenza del tribunale di Milano, sezione lavoro, che, in data 15 febbraio 2025 accoglieva un ricorso che contestava la presenza di un requisito discriminatorio sulla cittadinanza italiana che ha impedito ai cittadini stranieri di accedere alla selezione.

Accogliendo il ricorso, il tribunale ha quindi stabilito che al concorso potranno partecipare anche i cittadini stranieri che rientrano nelle categorie previste dall’art. 38 del D.lgs 165/01:

  • Cittadini di uno Stato membro UE e suoi familiari;
  • Cittadini di Stati extra UE con permesso di soggiorno di lungo periodo;
  • Titolari dello status di rifugiato o in regime di protezione sussidiaria.

Posti disponibili

I 1248 candidati selezionati saranno inquadrati con contratto a tempo pieno e indeterminato nei ruoli dell’Amministrazione civile del Ministero dell’interno, nell’Area dei funzionari, secondo la seguente ripartizione:

  • Funzionario Amministrativo, 350 posti;
  • Funzionario economico-finanziario 514 posti;
  • Funzionario informatico, 182 posti;
  • Funzionario linguistico, 150 posti;
  • Funzionario statistico 49 posti;
  • Funzionario tecnico, 3 posti.

Si potrà presentare domanda per uno solo dei profili e per un solo ambito territoriale secondo le disponibilità elencate in allegato al bando di concorso, consultabile nella sua integrità sul sito del Ministero dell’interno e sul portale InPA.

Come fare domanda

La domanda dovrà essere presentata in modalità telematica utilizzando la procedura predisposta sul portale del reclutamento InPA all’indirizzo internet “inpa.gov.it/” e sul sito istituzionale del Ministero dell’interno, all’indirizzo internet “concorsiciv.interno.gov.it”.

Solo coloro che rientrano nelle casistiche richiamate dalla sentenza del Tar e originariamente escluse dalla procedura potranno presentare domanda di ammissione al concorso per 1248 funzionari del Ministero dell’Interno. Chi aveva invece già presentato domanda, potrà modificare, integrare o sostituire l'istanza già presentata.

In entrambi i casi, la nuova scadenza è fissata alle ore 23:49 del 10 luglio 2025.

Per chi fosse interessato a partecipare ad altri concorsi nella pubblica amministrazione, ricordiamo che sono ancora aperti i termini per la presentazione delle domande del concorso per 158 posti nelle Prefetture, per 250 posti all’Agenzia delle Entrate e per 4918 allievi Carabinieri, i cui dettagli sono riportati nella pagina Lavoro di Blasting News.

Prove di esame

La procedura concorsuale prevede lo svolgimento di una prova scritta, costituita da un test con 40 domande a risposta multipla da completare in 60 minuti, ed una prova orale.

Le materie oggetto delle prove sono differenziate a seconda del profilo professionale, come dettagliato nell’articolo 6 (prova scritta) e 7 (prova orale) del bando di concorso.