Dopo un'estate all'insegna di fallimenti, ripescaggi e riammissioni in extremis e dopo un'interessante sessione estiva di mercato finalmente il calcio torna sul terreno di gioco e purtroppo con il calcio giocato riecco il mai sopito problema della violenza.
La partita interessata è Virtus Francavilla-Lecce, derby salentino del Girone C. I biancazzurri quest'anno giocano le partite allo stadio Fanuzzi di Brindisi, visto che l'impianto di Francavilla, il Giovanni Paolo II, non è a norma.
Agguato ultras alle auto in marcia
Da Lecce partono moltissimi tifosi vista anche l'esigua distanza tra i due capoluoghi (meno di 40 chilometri).
Proprio la carovana di auto giallorosse che procedeva sulla Strada statale 613 ad una velocità minima di 60 chilometri orari in direzione nord, arrivata in prossimità della città di Brindisi, è stata oggetto di un'aggressione da parte di circa 200 ultras brindisini che prima hanno attaccato le auto con una sassaiola e poi, armati di spranghe, si sono avvicinati alle vetture in transito. La risposta dei supporters giallorossi è stata immediata: moltissimi tifosi sono scesi dalle auto venendo a contatto con gli ultras brindisini che ben presto, inferiori nel numero, si sono dati alla fuga.
Una sola pattuglia delle forze dell'ordine è intervenuta sul posto, anche perché tutto è avvenuto in un lasso di tempo molto breve.
Un agente, secondo quanto riportato da repubblica.it, sarebbe stato aggredito dagli occupanti di una Multipla fermata, mentre un altro avrebbe sparato dei colpi in aria per disperdere i facinorosi. I tifosi giallorossi hanno poi ripreso la marcia verso il Fanuzzi proprio mentre un elicottero è giunto sul posto per monitorare gli eventi.
Identificati alcuni tifosi
Gli occupanti della Multipla sono poi stati identificati nei pressi dello stadio Fanuzzi, mentre la partita si è svolta regolarmente ed è terminata 1-1 con la Virtus Francavilla che ha raggiunto il pareggio nei minuti di recupero grazie ad un gol dell'ex Abruzzese.
Nei prossimi giorni potrebbero arrivare delle misure restrittive per i tifosi identificati ma, al di là dei deprecabili episodi, non è possibile che in una partita così a rischio la polizia non abbia scortato il corteo dei tifosi almeno da alcuni chilometri prima dell'arrivo in città, fino all'ingresso dello stadio.
Un momento dell'agguato e degli scontri
Un video ripreso da un privato