E’ terminata da pochissime ore l’Esposizione Universale di EXPO Milano 2015 e, dopo 6 mesi di apertura, è giunto il momento di tirare le somme, guardare alla prossima edizione e scoprire che fine faranno tutte le strutture, i padiglioni e l’Albero della Vita. Prima di tutto è utile evidenziare come l’evento sia da classificare come un grande successo per l’Italia visto l’ottimo funzionamento dell’intera macchina organizzativa ma anche considerando gli ottimi numeri fatti registrare quali gli oltre 21 milioni di visitatori (oltre alle previsioni) tra i quali ben 6 milioni provenienti da paesi esteri.

Le attenzioni si spostano ora su Astana e Dubai dove nel 2017 e nel 2020si terranno le prossime edizioni di EXPO che approfondiranno rispettivamente i temi di energia e di cooperazione e connessione.

Padiglioni EXPO Milano 2015: ecco la lista dei lavori tra smantellamenti, regali e demolizioni

Molti dei padiglioni installati appositamente per l’Esposizione Universale di EXPO Milano 2015 verranno smantellati e riutilizzati sia per scopi culturali sia per scopi sociali: è il caso dei silos svizzeri che verranno trasformati in grosse serre, delle famose sfere dell’Azerbaijan riutilizzate come centri per tutelare la biodiversità, del canyon degli Emirati Arabi utilizzato a Masdar City ma anche il padiglione Coca-Cola riutilizzato come base per un centro sportivo milanese.

Alcuni paesi hanno invece deciso di donare le proprie strutture: è il caso della Malesia (legno destinati al nord Italia) ma anche di Austria (gli alberi più grandi verranno piantanti in provincia di Bolzano e Gran Bretagna visto che il grosso alveare sarà collocato in patria. Verranno invece totalmente distrutti ed eliminati i padiglioni di Germania, Spagna, Cina, Uruguay, Quatar e Thailandia.

L’area milanese di EXPO non verrà però completamente smantellata in quanto Padiglione Zero, Palazzo Italia, Albero della Vita e Cascina Triulzi diventeranno la base per nuovi progetti e per una completa riqualificazione della zona milanese.