Fiat Chrysler Automobilies ha diffuso i risultati finanziari del secondo trimestre 2017, che sono molto positivi, se non da record. Il documento arrivato alla stampa è corredato dalle performance di vendita di alcuni modelli del gruppo italo-americano. Tra le note positive, si cita proprio la performance della nuova Jeep Compass. Il modello inseritosi tra la piccola Renegade e la Cherokee, riprendendo le linee della Grand Cherokee, ha trascinato il brand a 132 mila immatricolazioni in Sud America, per un progresso del +18% sul primo semestre 2016.
Un debutto estremamente positivo, dunque, che potrebbe essere replicato in Europa, dove la vettura è stata da poco lanciata. Nel solo mese di marzo, la C-suv americana ha totalizzato 3983 unità consegnate, che valgono il primato nel suo segmento in Brasile. La Compass avrà un ruolo importante anche in Nord America (area NAFTA), dove il calo delle vendite per FCA è stato del -14. In questo mercato, infatti, le berline tradizionali appaiono un po' in crisi, così le tre volumi Chrysler 200 e Dodge Dart non hanno sfondato. Ecco perché Jeep è pronta a una controffensiva con due modelli molto attesi, la nuova Wrangler (2018) e la Grand Wagoneer (2019).
Ottimi numeri in Europa grazie ad Alfa Romeo
Le cose ad FCA sono andate decisamente meglio in Europa, dove le 395 mila unità immatricolate valgono un incremento del +8%.
Il merito di questo progresso, oltre ad intramontabili alfieri come la Panda e la 500, è da attribuire all'andamento di Alfa Romeo, grazie ai nuovi modelli Giulia e Stelvio. Anche il successo della Fiat Tipo ha consentito importanti progressi in Europa. Lenta ma inesorabile, prosegue la crescita del gruppo di Sergio Marchionne in Asia: nel primo semestre 2017 in quest'area sono state vendute 80 mila auto, per un incremento del +43% sul 2017.
Maserati ha quasi raddoppiato le vendite
Se invece si vuole fare un ragionamento globale sul marchio cresciuto maggiormente all'interno della galassia FCA, il primato spetta a Maserati, che grazie al suv Levante ha conquistato 13.200 clienti, +91% sul 2016. Tutto ciò è valso a Fiat Chrysler un utile netto record di 1,796 miliardi, in progresso del 125%.
Il margine operativo è cresciuto del 6,7%, mentre l'indebitamento industriale è calato da 5,1 miliardi a 4,2 miliardi. A questa voce gli analisti si aspettavano un calo dell'indebitamento a 3,9 miliardi e questa è la ragione principale della freddezza con cui tali dati sono stati accolti dalla borsa, con azioni FCA in calo del -0,2%. L'andamento in borsa riflette anche l'incertezza legata al cosidetto caso dieselgate.