Il 2017 dell'auto italiana si chiude con la presentazione di lamborghini Urus, subito battezzato Super Suv per le sue prestazioni, che sono senza eguali in questa categoria di vettura. Anche se la proprietà è tedesca (Gruppo Volkswagen), importanti esponenti della politica italiana come Romano Prodi e il Premier gentiloni erano presenti al battesimo del modello, dato che la produzione resterà in Italia e le radici del marchio del Toro affondano nella storia motoristica del Bel Paese. Detto ciò, progettazione e sviluppo sono made in Germany, e vedremo quale peso porta con se questo imprinting ingegneristico.
Nel frattempo va detto che tra stampa e social si leggono commenti entusiastici sul Super Suv Lamborghini, ma anche opinioni discordanti. Per chi è interessato, ecco una disamina tecnica dettagliata del nuovo modello, mentre di seguito ecco sintetizzato ciò che convince e ciò che rende perplessi di Lamborghini Urus.
Pregi: impianti tecnici all'avanguardia, velocità e frenata al top
Questa nuova Lamborghini centra senza dubbio l'obiettivo delle altissime prestazioni, tanto che il biglietto da visita è quello di Suv più veloce al mondo con 305 km/h di punta. Urus dimostra una grande forza anche in ciò che è l'opposto della velocità, ovvero la frenata: l'impianto frenante con dischi di dimensione record e in carbonceramica, unito a una gommatura Pirelli dedicata, fa annunciare alla casa del Toro spazi d'arresto da 100 a 0 km/h al di sotto dei 34 metri.
Piace molto la possibilità di selezionare modalità di guida specifiche, come Neve, Terra, Sabbia, Strada, Sport e Corsa, e tutto ciò garantendo spazio e lusso per ben cinque passeggeri.
Difetti: è davvero così esclusiva?
Quanto a ciò che lascia tiepidi, c'è da dire che il prezzo di ben 206.000 euro avrebbe forse meritato un pianale dedicato: il semplice fatto di sapere che il pianale di Urus è parente di Porsche Cayenne e Bentley Bentayga (per quanto siano nobili i marchi di questi suv), le toglie un'aurea da fuoriserie e pezzo unico che il listino giustificherebbe.
Si scopre poi che anche il motore, un poderoso V8 Biturbo 4 litri da 650 cv, è di derivazione Porsche, mentre la razionalità della plancia ricorda il design Audi e trasmette un'idea di 'già visto'. Questa nobile parentela ha consentito ad Urus di vedere la luce nei tempi previsti, ma se per il Suv Ferrari annunciato da Marchionne si dovrà aspettare ancora qualche tempo, ci stupiremmo di trovarvi soluzioni tecniche, motoristiche e perfino ergonomiche impiegate da Alfa Romeo o Maserati.
Ultima riflessione sul peso, pari a 2.200 kg, che probabilmente risente della filosofia 'gigantesca' dei progettisti tedeschi. Sul design non ci pronunciamo, perché si va su un campo troppo soggettivo, e la vettura può piacere o non piacere.