Chiaramente nel processo di ecosostenibilità un grosso spazio lo ricopre l’auto elettrica. Un agglomerato pro ambiente non può registrare la presenza dei veicoli alimentati con carburante, una vera e propria piaga mondiale che continua a causare una serie di ripercussioni all’organismo letali che potrebbero però i assottigliarsi con l’introduzione a pieno regime delle auto elettriche. Ovviamente il passaggio alle città elettriche non è dei più semplici visto che ci sono una moltitudine di problemi da soluzionare, su tutti chiaramente la costruzione delle colonnine idonee alla ricarica.

Si va verso il cambiamento

Fermo restando che dovrebbe per forza di cose cambiare anche la mentalità dei cittadini, la svolta in Europa potrebbe avvenire entro il 2021, almeno cosi sostiene General Motors, fiduciosa che anche l’Italia possa nel giro di pochi anni adattarsi ai cambiamenti, cosi come stanno facendo altre blasonate città europee come Londra o Parigi. Da risolvere c’è però anche il ‘problema’ dei colossi dell’automobilistica, non del tutto preparati materialmente a covertirisi al cambiamento dell’elettricità.

C’è da dire che alcune grosse case automobilistiche hanno già fatto molto: basta prendere ad esempio la BMW, sicuramente non conosciuta per la produzione di veicoli a trazione elettrica, ma che nel 2017 si è data da fare vendendo ben 100 mila unità, su tutte la vendutissima BMW I3, commercializzata a partire dal 2013.

Non parliamo solamente di BMW fra le aziende ai vertici del mercato, visto che le auto elettriche sono rientrati negli obiettivi produttivi di colossi quali la Jaguar, la Porsche, Tesla e svariate altre che hanno pensato di ritagliare uno spazio anche per la produzione di veicoli non alimentati con carburante. Dati alla mano, dal 2013 ad oggi le vendite in questo settore sono cresciute del 500%.

Quello che accade in Europa

C’è da sottolineare come molti sostengano che dal 2030 molto probabilmente si dirà “basta” alla produzione di gasolio o di benzina. L’ipotesi è abbastanza concreta ma pare chiaro che debba esserci una sorta di fase transitoria che metta da parte i veicoli a benzina, a favore delle auto elettriche, magari passando per il diesel, meno inquinante fra i carburanti.

Ad oggi le auto elettriche sono una vera realtà per esempio in Norvegia, dove lo Stato continua ad incoraggiare il mercato grazie ad una serie di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici che però nel resto d’Europa fanno ancora difficoltà a decollare: le speranze, per chi tiene all’ambiente, sono chiaramente quelle di adeguarsi al più presto ai progetti di ecosostenibilità anche in Italia.