La Juventus va fuori dalla Champions League, eliminata dall'Ajax, mentre il gruppo Fca perde il quarto posto di un anno fa tra i grandi costruttori europei, ritrovandosi settimo. Nel giro di ventiquattro ore la Torino dello sport e dell'auto si scopre più piccola e vulnerabile, con i conti 2019 che segnano serie difficoltà. Se il tonfo in borsa della Juventus del -25% potrebbe essere in parte riassorbito tra qualche giorno con la vittoria dello scudetto, per Fca la strada sembra irta di ostacoli maggiori in questo 2019. Il marchio Jeep orgogliosamente sfoggiato sulla maglia della Juventus continua a fare il suo, crescendo del +3,6% rispetto a un anno fa (16.684 vetture consegnate in Europa); Lancia mostra un sorprendente +15% (circa 6.000 unità consegnate); i problemi a livello di gruppo vengono dal brand FIAT, in calo del -12,2%, a 76.495 consegne.

Qualcosa sembra funzionare meno bene intorno al segmento B, dove manca la Punto e l'appeal della Tipo sembra essersi indebolito: a questo riguardo è prioritario far presto con la Fiat Centoventi presentata lo scorso marzo al salone di Ginevra. Stesso discorso per Alfa Romeo, affossata dall'ecotassa introdotta in Italia: in Europa le vendite del Biscione sono calate del -45,5%, un dimezzamento a cui si proverà a rispondere a fine anno con Giulia e Stelvio Hybrid e nel 2020 con l'introduzione del suv Tonale. In totale Fca ha immatricolato a marzo 105.066 vetture, (-11,9%).

Gruppo Renault, l'unico in territorio positivo

Il calo del mercato auto europeo è stato a marzo del -3,6%. Guida la classifica dei costruttori il gruppo Volkswagen con quasi 400.000 consegne, -1,1% rispetto all'anno scorso.

Il brand più in luce del gruppo è Seat, cresciuto del +4%, mentre Porsche scende del -18%. Il secondo costruttore europeo risulta essere Psa con circa 281.000 consegne e un calo del -1,4%, dovuto all'andamento negativo dei brand Peugeot e Opel. Il gruppo Renault, terzo, è l'unico costruttore con consegne in aumento, un +2,3% grazie a quasi 180.000 consegne e al traino del brand Dacia, cresciuto del +22,2%.

Quarto costruttore europeo risulta essere a marzo Bmw, con quasi 120.000 auto consegnate e un calo deI -2,2% rispetto a un anno fa. I coreani di Hyundai - Kia risultano essere il quinto costruttore in Europa con quasi 113.000 consegne e un calo del -3,9%. Vistoso è il calo del -15,5% di Ford che tuttavia conserva la sesta posizione con 111.000 consegne.

La casa dell'ovale è la più esposta, insieme ad Opel, all'incertezza dovuta al caso Brexit. Ford, Opel-Vauxhall e altre case automobilistiche orientali hanno stabilimenti e attività nel Regno Unito che rischiano di diventare difficili da gestire in caso di No Deal. Ford si attende, tuttavia, un 2020 positivo per l'introduzione dei nuovi suv Kuga e Puma.