Esattamente ieri, 15 febbraio 2018, ricorreva il 120° anniversario dalla nascita dell'uomo più popolare del rione Sanità: Totò, meglio noto come "il Principe della risata". Per l'occasione, la Città di Napoli (rappresentata dal Sindaco De Magistris e dal Presidente della III Municipalità, Ivo Poggiani) ha scoperto una targa recante la nuova denominazione della piazza natale di Totò, allora Antonio Vincenzo Stefano Clemente.

Figlio riconosciuto (tardi, poiché illegittimo fino ai 26 anni d'età compiuti) di una lunga dinastia di nobili bizantini e primo di tanti maestri del cinema italiano, ancora oggi i residenti del quartiere Stella tributano onori al prolifico interprete (circa cento pellicole e cinquanta copioni teatrali, oltre a diverse comparsate in spot e telefilm) e alla generosità dell'uomo De Curtis, noto finanche per l'impegno dedicato alla cura dei cani randagi di Roma, nel suo ricovero sulla Via Aurelia.

Il largo intitolato al Principe: "qui è iniziato tutto", commenta la nipote Elena

Il ricordo più commosso lo ha reso la nipote Elena De Curtis: "questo è un omaggio al quartiere. Tutto quello che nonno ha appreso, l'ha appreso da questo luogo, da queste persone che hanno anche sempre partecipato ai suoi film, e che tanto gli hanno dato sin da quando era bambino".

Le fa eco il Presidente di Municipalità, Ivo Poggiani; il quale, elencando le tappe salienti degli omaggi resi dalla città ad uno dei suoi cittadini più illustri, promette ulteriori manifestazioni in memoria di un uomo che "dona tuttora tantissimo alla sua gente". Il Sindaco della Città di Napoli, Luigi De Magistris, si unisce al ricordo "in una giornata di unità...di un popolo che ha tante sofferenze, ma anche tanta genialità e talenti quotidiani a rappresentarne la cultura".

Ultimo di una serie di atti (finora, quasi solo privati) per celebrare l'attore simbolo di Napoli

Svariate ricorrenze sono state festeggiate dai residenti del quartiere in passato: basti ricordare il busto d'argilla dello scultore Antonio Januario, in via Antesaecula, finanziato con donazioni dell'associazione intitolata a San Vincenzo Ferreri (noto e venerato dai residenti come <'O Munacone>).

La stessa che dedicò una targa commemorativa all'attore vicino all'appartamento al civico 109, primo piano: la casa dell'infanzia di Totò. Da ricordare anche la statua bronzea che troneggia nel rione Alto, nell'austerità della zona ospedaliera.

Finalmente, la scorsa primavera, giunge il primo, vero riconoscimento da parte delle pubbliche autorità: a cinquant'anni dalla morte, l'Università dedica al Principe della risata una Laurea Magistrale honoris causa in "Discipline della Musica e dello Spettacolo: storia e teoria", abbinata al conio di una speciale moneta commemorativa da 5 euro in tiratura limitatissima (15.000 esemplari). Attesa l'apertura dell'annunciato Museo nel vicino lussureggiante Palazzo Spagnuolo, nei pressi della diroccata casa natale del Principe più amato di Napoli.