1.Come si degusta un vino?
La degustazione di un vino si divide in 3 fasi: visiva, olfattiva e gustolfattiva. In queste tre fasi si potranno capire tutte le caratteristiche del vino. Fin dalla parte visiva, che comincia dalla stappatura e da come scende nel calice, il vino esprime con i colori caratteristiche che verranno probabilmente amplificate e confermate quando si porta al naso il bicchiere. Con una bella annusata comincia la parte olfattiva e roteando il calice si aprono i profumi del vino, dai più freschi erbacei floreali a quelli più eterei. Infine con un bel sorso si confermano tutte le caratteristiche.
2.Perché bere vino?
I benefici del vino sono innegabili: fa bene all'umore e alla salute. Lo spiegano diversi studi scientifici, ma è importante sapersi limitare perché l'abuso, al contrario, produce effetti gravi. Bere un paio di bicchieri di vino rosso allenta la tensione: è tutto merito del resveratolo, polifenolo contenuto nei vini rossi, che agisce anche nell'ippocampo aiutando e stimolando la memoria e permettendoci di non far proliferare i virus dell'influenza. Oltre al resveratolo c’è anche la melatonina, ormone coinvolto nei meccanismi di sonno e veglia che aiuterebbe a contenere gli effetti negativi di un pasto troppo abbondante riducendo la concentrazione di grassi ossidati nel sangue. Bere in modo moderato può avere effetti positivi sul peso perché sembra che il vino, aumentando la frequenza cardiaca, aiuti ad accelerare il metabolismo.
3.Quale vino abbinare al cibo?
L'abbinamento cibo-vino è uno dei più discussi. Infinite polemiche tra gli abbinamenti pesce-vino rosso o carne con vino bianco, ma anche quale vino scegliere con la pizza o con il brasato. Non ci sono vere e proprie regole in tal senso in quanto l'accoppiata enogastronomica è giudicata a discrezione della soggettività personale. Esistono però delle regole base che possono aiutare chi si avvicina al mondo del vino partendo da termini quali succulenza, grassezza, untuosità e acidità, e molto altro, facendo riferimento a un piatto. In base al piatto si può compensare il gusto in bocca. Su questo canale queste e molte altre informazioni per imparare l'arte degli abbinamenti.
4.Come si ottengono i vari tipi di vino?
I rossi: ricavati da uve a bacca rossa, sono dapprima diraspate (viene cioè tolto il graspo) e poi pressate. Le vinacce rimangono a contatto con il mosto durante il processo di fermentazione alcolica, da pochi giorni fino a più di due settimane; il contatto più prolungato con le vinacce aumenta la cessione dei tannini necessari al buon invecchiamento.
I bianchi: ricavati da uve a bacca bianca, sono ottenuti da una leggera pressatura dei grappoli in modo da ottenere solo il mosto senza le vinacce.
I rosati: il colore è dovuto a una brevissima macerazione di uve rosse con le vinacce, che vengono quasi subito tolte dal mosto.
Gli spumanti: si ottengono principalmente da vini bianchi a cui vengono aggiunti particolari lieviti che provocano una seconda fermentazione detta presa di spuma. Esistono due metodi principali: Metodo Charmat (Martinotti fu l'inventore) e Metodo Classico.
I passiti: nascono dalla vinificazione tardiva di uve fatte appassire sulla pianta o su appositi graticci.
Infine, i liquorosi: non sono altro che vini cui viene aggiunto alcol.
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