L'Europa sta creando non pochi grattacapi al Movimento 5 Stelle e, se l'Europarlamentare calabrese Laura Ferrara dichiara di preferire il gruppo della estrema sinistra GUE, lasciando una speranza ai militanti pentastellati, nei piani alti del Movimento, sono convinti che l'alleanza con il nazionalista inglese Nigel Farage, sia la giusta collocazione europea.

Qualche sospetto, sulla collocazione politica del M5S, si era avuto. Fece molto discutere la dichiarazione di Roberta Lombardi che, appena eletta, sostenne di volersi ispirare al "fascismo buono delle origini" e nello stesso tempo a Sandro Pertini.

Qualcuno provò a dire "non conosce la storia", il fascismo "buono" delle origini, infatti, è quello della Marcia su Roma; delle elezioni vinte con la violenza; del delitto Matteotti e non possono essere associati al Presidente Partigiano.

Poi sollevò polemiche l'intervista a Alessandro Di Battista fatta da Daria Bignardi - per le Invasioni Barbariche - sulla domanda sul padre, personaggio politico di destra, cosa in comune, questa, con Luigi Di Maio - enfant prodige di casa 5 stelle - anch'esso figlio di un dirigente del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi e che gli creò non poco imbarazzo.

Di Maio, infatti, politicamente impegnato sin da giovanissimo, portava avanti la tradizione politica famigliare rivestendo, prima con il ruolo di rappresentante eletto al Liceo Vittorio Imbriani di Pomigliano D'Arco e poi, fondando, insieme ad altri studenti, l'Associazione Assi.

Una associazione studentesca della Facoltà di Ingegneria dell'Università Federico II dove, dopo aver fatto il trasferimento alla facoltà di Giurisprudenza, fonda, sempre con altri studenti, l'associazione StudentiGiurisprudenza.it. Un percorso che ha iniziato come iniziano tanti ragazzi, quasi per gioco, a scuola prima e all'università dopo.

È chiaro, le "colpe o i meriti" dei padri, non possono e non devono mai ricadere sui figli e potranno anche essere delle curiose coincidenze, che fanno il paio, però, con le dichiarazioni opposte a ciò che i militanti si aspettavano da una forza politica che alla chiusura della campagna elettorale inneggiava al leader comunista Enrico Berlinguer.

È il capogruppo del M5S al comune di Torino - Vittorio Bertola, ritenuto da molti un esponente del "cerchio magico grillino" - a rendere più chiara la strategia dei Cinquestelle che su Facebook, nel pieno della polemica, intorno all'adesione all'europarlamento al gruppo di Nigel Farage, scrive: "Guarda che l'obiettivo del momento è anche quello di liberarsi di chi sta nel movimento e pencola troppo a sinistra…. "mai più voti per l'abolizione del reato di clandestinità e a chi gli chiedeva di chi fossero queste opinioni rispondeva: "Di quelli che pensano che abbiamo perso voti non per i toni accesi, ma per la posizione permissiva sull'immigrazione" o ancora: "secondo te un elettore ex centrodestra è disposto a votare ancora (e sottolineo votare perché queste tipicamente sono persone che ci votano, non persone che si attivano o partecipano direttamente) un partito che percepisce (che gli viene fatto percepire dai media) come favorevole all'immigrazione controllata?

Questo è un punto delicatissimo e fondamentale, non è come essere in minoranza sul colore di sfondo delle targhe delle auto".



E GianRoberto Casaleggio? Anche il guru ha un passato di destra, fu candidato in una lista civica, in un paese piemontese di 1500 anime guidata da un esponente del "partito di Berlusconi", piccoli paesini dove a causa del sistema elettorale non si presentano liste di partito, ma liste civiche di destra e di sinistra, delle quali è chiara a tutti la collocazione nello scenario politico.



La fine di Berlusconi, coincide quindi, con l'OPA di Grillo e Casaleggio sulla destra italiana, la speranza è che la volontà di Gianfranco Fini di tornare nell'agone politico, per contribuire intellettualmente a ridefinire i contorni della destra italiana, dia dei buoni frutti e soprattutto consegni al Paese un'area politica rinnovata e forte di una nuova leadership, che possa contendere al centrosinistra la guida del governo.