Ricordando la celebre canzone di Luciano Ligabue dal titolo "Una vita da mediano" viene da pensare a tutte le persone che, da anni nella Scuola, svolgono una vita da "precario", senza ricevere nessuna gratificazione da parte dello Stato.Lo Stato è completamente assente ed il Governo afferma di puntare sulla scuola per favorire la crescita del Paese. I ministri dell'Istruzione che si succedono nel tempo cercano in tutti i modi di guadagnare credibilità da parte del personale scolastico, ai fini politici, promettendo immissioni in ruolo che, successivamente, vengono smentite con la pubblicazione dei posti disponibili, per le immissioni in ruolo, dopo le operazioni di mobilità.

Tutto ciò viene confermato negativamente dal M.E.F (Ministero-Economia-Finanza). Come si può pensare di stabilire aliquote del 50% o anche meno per le immissioni in ruolo quando ci sono ancora 8000 vincitori che aspettano l'agognata cattedra? Il concorso del 2012 era stato bandito assicurando ai vincitori l'assunzione nel biennio 2013/2014 - 2014/2015 e invece l'anno precedente sono stati assunti solo 3.500 docenti a fronte di 11.500 vincitori. A quanto pare anche per quest'anno scolastico molti docenti non vedranno il loro sogno realizzato.

Il D.M. del 23 maggio 2014 garantisce lo scorrimento delle graduatorie, a partire dall'anno 2014/2015, ai fini dell'assunzione degli idonei ossia di coloro che risultano nelle graduatorie del concorso di merito perchè hanno superato tutte le prove ma nello stesso tempo non risultano vincitori.

Ma come si fa a pensare di scorrere le graduatorie del concorso fino agli idonei se i vincitori sono e saranno senza cattedra? In questi giorni non si parla d'altro che di T.F.A. e P.A.S. Come si può pensare ad organizzare i tirocini per i T.F.A. (tirocinio formativo attivo) e per i P.A.S. (percorsi abilitanti speciali) quando c'è un numero elevato di docenti precari nella scuola che aspetta, ormai da più di dieci anni, il ruolo?

Non si crerebbe più precariato? E' giusto che tutti abbiano il diritto di realizzare i propri sogni e le proprie attitudini lavorative, ma conseguire il T.F.A. o il P.A.S. (tra l'altro spendendo cifre esorbitanti) per poi restare anni ad elemosinare una supplenza, non è una forte e quanto mai assurda contraddizione? In questi giorni si stanno completando le operazioni di mobilità per i vari ordini di scuola e dai primi risultati non s'intravede nulla di buono.

Ci sono molti esuberi e ciò non consente di assegnare molte cattedre. Il Ministro dà i numeri ma dietro ogni persona, che ha investito tutto nella scuola, ci sono enormi sacrifici fisici, psicologici ed economici. Anni di preparazione, studio assennato, corsi di perfezionamento, diplomi e lauree che rimarranno ancora una volta attaccate alle pareti domestiche ma non serviranno a garantire un'assunzione a tempo indeterminato.