Una storia che parte da lontano quella dell'Europa. Roma, anni cinquanta. Si riuniscono tutti i maggiori capi di Stato del vecchio continente e pongono le basi ad un progetto rivoluzionario: unificare l'Europa. Pensate. Fino a pochi anni prima del Trattato di Roma gli Stati europei si erano dichiarati guerra. Oggi, invece, sono uniti. Dall'Unione Europea è nata una moneta unica: l'Euro. La moneta, introdotta il 1 gennaio 2001, oggi sta passando un periodo di crisi. La conseguenza, che è sotto gli occhi di tutti, è l'aumento del malcontento dei cittadini europei.

A causa della crisi della moneta, nella Zona Euro stanno nascendo diversi partiti anti-euro. Tutti vogliono uscire: dalla francese Marine Le Pen passando per Matteo Salvini e Beppe Grillo. Non mancano neanche politici tedeschi scontenti di dover sopportare e supportare i paesi in crisi. E, ricordiamo, che l'Italia è parte di questi.

Un pessimismo che dilaga in tutta Europa, dunque. Ma nonostante questo ci sono Paesi che presto entreranno a far parte dell'Euro Zona (o Euro Zone, in inglese) adottando, quindi, la moneta unica. Il prossimo Paese che, dal 1 gennaio 2015, adotterà la valuta europea è la Lituania. L'analisi è semplice. Ci son voluti anni e anni per arrivare ad avere una Europa unita.

Non solo dagli anni cinquanta, come prima affermato, ma il sogno è partito dai Romani più di duemila anni fa. Il vecchio Continente ha attraversato guerre: molto sangue è stato versato sul suo terreno, nelle sue acque. Il sogno di libertà è stato rincorso per millenni e oggi che abbiamo la possibilità di viaggiare e di spostarci liberamente in Europa, potendo utilizzare una moneta unica per tutti, sta svanendo.

Pensiamoci un po'. Una mano sulla coscienza dovrebbero mettersela in molti, soprattutto chi è pessimista. E anche la classe dirigente che, anziché impegnarsi per fare ritornare l'ottimismo, sta facendo di tutto per allontanare le persone dall'Euro. Qualcuno dovrebbe ricordare a loro che migliaia di persone sono morte per l'Unione Europea.