La strage di Parigi avvenuta lo scorso venerdì sera per mano dell'Isis è stata rivendicata da quest'ultima con un domumento postato sul web pieno di citazioni tratte dal Corano:la sura Al-Hasr (ripartizione testuale che caratterizza il Corano) si apre infatti con le seguenti parole riportate da Repubblica, analizzando il bollettino di guerra: "Quelli fra la gente della Scrittura che erano miscredenti. Voi non pensavate che sarebbero usciti e loro credevano che le loro fortezze li avrebbero difesi contro Allah. Ma Allah li raggiunse da dove non se lo aspettavano e gettò il terrore nei loro cuori [...].

Traetene dunque una lezione, o voi che avete occhi per vedere". L'ordine dunque è quello di attaccare in posti impensati, i più normali dove si riuniscono le persone e non a caso i ragazzi che assistevano al concerto rock al Bataclan sono stati definiti dagli integralisti islamici "idolatri". Come non è un caso che dove c'è L'Islam, quasi ovunque c'è una guerra religiosa, loro stessi la definiscono "guerra santa" anche se spesso si ha timore di essere tacciati di islamofobia, dicendolo. Siamo davvero di fronte ad una guerra religiosa? Ci sono diversi elementi per affermarlo, tra i quali le rivendicazioni sul web dei guerriglieri "neri" che proclamano loro nemici gli atei, i cristiani, i comunisti, gli ebrei e i musulmani non moderati, quelli che credono solo a parole come recita il versetto 8 della Sura 63: "La potenza appartiene ad Allah, al suo Messaggero e ai credenti, ma gli ipocriti non lo sanno".

Il Corano dice che i fedeli hanno diritto di impossessarsi dei loro beni e terre perché tutto il mondo appartiene ad Allah, mentre gli infedeli vanno eliminati. Ed è per questo che si parla di jihad, ovvero lotta che porta alla sharia, ovvero all'unica vera fede da professare. Pensiamo allo sterminio degli yazidi, una comunità religiosa di origine mesopotamica, in Iraq; alle stragi di cristiani: ogni giorno ne vengono uccisi circa dieci (il rapporto "Watch Monitor" ci dice che solo nel 2014 sono state 4.344 le vittime, indipendentemente dal loro credo politico). I cristiani sono i martiri del nuovo secolo con l'Africa a detenere questo tragico primato. Non dimentichiamo, sebbene i media tendano a parlare poco di fatti che accadono a molti km da noi, che lo scorso gennaio, a Mosul, in Iraq, l'Isis ha sterminato 13 bambini perché stavano guardando una partita di calcio, violando in questo modo la sharia, e buttato giù da una torre due uomini per il fatto di essere omosessuali.

Nè si deve dimenticare come l'intelligence ha sventato in Europa altri potenziali attacchi terroristici.

Un credo "dominante"

Se il cristianesimo è la religione del Dio che si è fatto uomo nella persona di Gesù (per i musulmani è un profeta), l'Islam, Allah è il Corano stesso, dopo che Maometto ha avuto la rivelazione dall'Arcangelo Gabriele. I musulmani moderati sostengono la tesi di un Corano creato, che vede un Allah increato, e consente l'uso della ragione per poter interpretare i versetti, contestualizzandoli, tesi considerata un'eresia dagli integralisti che rifiutano a priori l'idea di un "Islam riformabile". La Bibbia e il Vangelo non sono considerati increati e per questo vengono interpretati.

Il Corano è stato redatto circa 600 anni d.C. e presenta lo stesso Dio, vendicativo e violento, dell'Antico Testamento. Maometto ha ucciso i suoi nemici in nome di Allah e ha fondato la Nazione dei credenti, Gesù non ha mai imposto il suo messaggio, e ha detto "Ama il tuo nemico".

"La guerra santa" inoltre si basa su uno schema ben preciso che divide il mondo in tre parti: il territorio dell'Islam, il luogo dove regna l'Islam, cui l'umanità si è sottomessa; la terra di guerra, ossia la parte di mondo popolata dagli infedeli; e le regioni dove è consentito di vivere agli infedeli purché paghino un tributo in denaro e in sottomissione. L'Islam dunque deve dominare e considera la democrazia blasfema in quanto il potere è solo di Dio non dei popoli.