Sta infuriando nelle ultime ore la polemica per la decisione del quotidiano "il Giornale" di vendere in allegato il "Mein Kampf", il manifesto politico di Adolf Hitler.

Critiche al quotidiano diretto da Alessandro Sallusti sono venute da dal presidente dell'Unione Delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna così come dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e da altri esponenti del governo, tra cui la presidentessa della Camera Laura Boldrini.

Le accuse del PD: 'Riabilitazione del nazismo'

Le più forti critiche sono pervenute da alcuni esponenti del Partito Democratico, che hanno visto nell'operazione del "Giornale" un tentativo di sdoganare il nazionalsocialismoe di riabilitare la figura di Adolf Hitler, facendo ciò per ottenere consensi verso la destra più radicale e populista che imperversa in diversi paesi dell'Unione Europea.

Tra gli esponenti del partito di governo più critici della scelta operata dal quotidiano di Sallusti, vi sono da segnalare l'attuale sindaco di Torino Piero Fassino, che ha definito "squallida" e "indecente" l'operazione del quotidiano e il deputato Emanuele Fiano, che ha sostenuto che tale decisione del "Giornale" rientra in "un disegno obbrobrioso e preciso" che ha lo scopo di compattare l'ambiente neonazista e neofascista contro il Pd.

La difesa di Sallusti: 'Operazione necessaria per capire il male'

D'altro lato della barricata il direttore del quotidiano Alessandro Sallusti si è difeso sostenendo che la pubblicazione del manifesto politico nazionalsocialista ha un forte valore storico.

Inoltre, stando a quanto riportato in un articolo dell'Huffington Post lo stesso direttore del quotidiano ha dichiarato che "Su una tragedia simile non si gioca, semmai è il contrario.Con certi venticelli che soffiano qua e là in Europa e in Medio Oriente serve capire dove si annida il male per non ripetere un errore fatale".

In tal modo, Sallusti ha inteso difendere l'operazione del quotidiano rifacendosi alla tradizione strettamente liberale che teoricamente lo anima e ha voluto affrancarsi dalle accuse di "riabilitazione del nazismo" che gli sono state mosse, da un certo punto di vista ideologico anche alquanto esagerate se si tiene conto che una delle firme più note del "Giornale" è la nota scrittrice e "mancata ambasciatrice d'Israele"Fiamma Nirenstein e che il quotidiano si rifà alle tesi controverse di Oriana Fallaci, notoriamente nota per il suo forte sostegno a Israele e agli USA.