La frase riportata nel titolo è di Enrico Mentana, giornalista senza padroni, e mi sento di condividerla totalmente. Mi riferisco naturalmente alla strage di Dacca, ma anche alle altre moltissime stragi che hanno massacrato migliaia di persone nel mondo in nome di una religione che semina odio e violenza e rimane per noi incomprensibile.
Si dice che esista un Islam moderato, mi piacerebbe esserne certa. Questa gente è oramai in casa nostra e in casa nostra progetta attentati. Li abbiamo visti fare questo nel Veneto, addirittura mantenuti dallo Stato come indigenti.
Per fortuna sono stati catturati. I nostri Servizi per ora funzionano, ma fino a quando sarà così, se "loro" qui sono sempre più numerosi? Che cosa si nasconde dietro questa immigrazione di massa che porta nel nostro Paese e in Europa in generale milioni di profughi di ogni etnia, ma soprattutto musulmani?
Lo scenario europeo
Dopo la clamorosa uscita dalla UE della Gran Bretagna e le sempre crescenti difficoltà dell'Europa, non è difficile immaginare che proprio in questa Unione, edificata per la ricerca di una pace stabile tra le varie nazioni, stia prendendo corpo in modo sempre più concreto la voglia di supremazia di una nazione su tutte, la Germania. Gli immigrati potrebbero essere funzionali anche a questo, ad offrire alle industrie lavoratori a basso costo con il preciso scopo di far crollare le economie dei singoli Stati che poi diventerebbero facile preda di chi desidera e ha sempre desiderato emergere.
Le mire dell'Isis
Non è solo questa però l'ipotesi che prende corpo: gli islamici desiderano conquistare il mondo per imporre la loro religione, in realtà il loro non è un sogno di espansione religiosa ma di ricerca di un potere economico assoluto. Il paradiso da conquistare con le sette vergini che attendono i martiri, sono belle favolette che servono per imbottire teste vuote, pronte però al sacrificio ad ogni costo.
Le mire dell'Islam, le mire della Germania, lo scontro di egemonie americane e russe, la polveriera africana e mediorientale, non dice bene a nessuno. La terza guerra mondiale è già cominciata e le vittime siamo tutti noi.