Non è stato facile trovare persone disposte a mettersi duramente in gioco, con tanto di clausole e penali da firmare, in una città tutta da ricostruire e disposta a crocifiggere al primo errore. In linea con i termini burocratici previsti nasce il primo governo romano del movimento5 stelle. Le responsabilità saranno enormi così come il lavoro da svolgere. Il primo cittadino e i suoi assessori saranno costantemente monitorati ai raggi x dall'opinione pubblica, data l'estrema rilevanza di un comune come quello di Roma, specchio del paese a tutti gli effetti.

Se però il buongiorno si vede dal mattino, la Raggi, a dispetto delle nefandezze da gossip degli avversari politici, ha iniziato col piglio giusto la sua battaglia annunciata nel nome della trasparenza, come testimonia la lettera alla municipalizzata Acea.

I nomi dei nuovi assessori e il loro compito

Si parte da Daniele Frongia, nominato vice-sindaco con delega alle partecipate; si prosegue con Daniela Morgante, capo di gabinetto; Virginia Proverbio, vice-capo di gabinetto a tempo determinato fino al 21 agosto; Andrea Lo Cicero allo sport (su quest ultimo non c'è ancora la certezza matematica); Enrico Stefano ai trasporti; Laura Baldassarre alle politiche sociali; Paola Muraro all'ambiente; Adriano Meloni allo sviluppo economico; Paolo Berdini all'urbanistica; Flavia Marzano alla semplificazione; Luca Bergamo alla cultura; Marcello Minenna al bilancio.

12 persone, un solo mezzo: coraggio

L'hashtag della campagna dell'elettorale preso in prestito dalla Raggi verrà quotidianamente testato dai gravi problemi di Roma, uno su tutti l'ingente debito. Proprio l'indebitamento verrà studiato e rinegoziato con i creditori nei vari incontri che a breve saranno calendarizzati. I tassi di interesse rappresentano il nodo cruciale in questo caso.

Aperto il dibattito con i vertici Acea, ci si concentrerà di pari passo sull'Ama e l'Atac, spine nel fianco dei blianci in rosso di Roma di questi anni. Il decoro urbano sarà strettamente collegato all'aspetto finanziario, poichè una maggiore forza economica delle varie società con l'abbattimento degli sprechi gioverebbe all'organizzazione materiale delle stesse. Con più oculatezza dalle parti in causa, i cittadini potrebbero finalmente usufruire di un posto più vivibile. C'è solo da attendere. Magari non troppo.